Si, questa volta i tedeschi sono arrivati un po’ lunghi: la nuova T-Roc è uno degli ultimi SUV compatti ad arrivare sul mercato. Ma questo ritardo ha i suoi vantaggi perché in Volkswagen hanno avuto più tempo per mettere a punto una ricetta di SUV fatto con ingredienti selezionati e dosati nel modo giusto. Il che non è mai scontato e può fare una bella differenza quando un’automobile si deve scontrare con quasi una ventina concorrenti, uno più valido dell’altro...


Com’è


La T-Roc è diversa da tutte le altre Volkswagen. Ed è questo probabilmente il suo “ingrediente segreto”, quello che non ti aspetti. Intendiamoci, il centro stile di Wolfsburg non ha rivoluzionato il concetto di SUV, ma è riuscito a dare una bella dose di personalità a quest’auto uscendo dal rigore formale che caratterizza ad esempio la Tiguan. E allora la T-Roc si fa notare con un look molto muscoloso, ma allo stesso tempo simpatico, quasi sorridente. La differenza la fanno anche i colori o i bicolori, perchè il tetto può esser richiesto con 3 tinte diverse a contrasto con la carrozzeria. E può essere personalizzato addirittura il colore dei cerchi. Il tutto avviene in dimensioni ragionevolmente compatte (4 metri e 23 di lunghezza, ovvero 2 centimetri in meno di un Fiat 500X) che però sviluppano un’abitabilità superiore a molte concorrenti grazie al passo di 2 metri e 60 (guardate la videoprova per vedere quanto spazio ho sedendo dietro). Bene anche il bagagliaio che misura 445 litri ed è molto regolare. L’impostazione della strumentazione segue la stessa logica stilistica della carrozzeria in termini di colori, ma non rinuncia ad un organizzazione dei comandi comunque ordinata e corretta dal punto di vista ergonomico con un display touch da 8 pollici posizionato al centro e molto in alto. Non manca poi qualche effetto speciale che fa sempre piacere come la strumentazione digitale che in Volkswagen chiamano Active Display. Capitolo qualità gli assemblaggi sono di buon livello, i materiali plastici robusti e belli da vedere. Non lo sono però da toccare perchè sono tutti duri, rompendo con la tradizione di Volkswagen di curare in modo maniacale questo aspetto. Peccato.


Come va


La piattaforma su cui è costruita la T-Roc è la stessa della Golf (nonchè dell’Audi Q2 e dell’Audi A3) e dal punto di vista del comportamento dinamico rappresenta una garanzia. Tradotto in sensazioni di guida, la T-Roc si conferma molto equilibrata, rassicurante alle andature turistiche, ma allo stesso tempo pronta ad alzare il ritmo rivelandosi bella agile, specialmente nelle versioni più potenti come quella che ho provato in Portogallo, 2.0 TDI da 150 cavalli 4Motion e cambio DSG a 7 marce. Difficile pretendere di più in termini di sfruttabilità di un’auto del genere anche se non ho avuto modo di provare l’efficacia trazione integrale. L’esemplare che ho guidato era inoltre dotato di sterzo progressivo (optional) che rende l’auto più incisiva tra le curve e si sposa perfettamente con le sospensioni a controllo elettronico, accessorio costoso (oltre 1.000 euro) ma consigliato perchè stempera l’assetto un po’ rigido, specialmente se si scelgono cerchi da 18 o 19 pollici. Mi aspettavo di più invece a livello di insonorizzazione: ho avvertito qualche fruscio all’altezza degli specchietti e lo stesso quattro cilindri diesel è un po’ più invadente rispetto ad altre auto simili che ho provato recentemente. Una ragione in più per prendere il considerazione il nuovo 1.5 TSI che testeremo quanto prima. Concludo condividendo il dato medio registrato dal computer di bordo a livello di consumi su una tratto misto di circa 70 chilometri: 6,5 litri/100 chilometri.


Curiosità


ACC: mi sono sorpreso a leggerlo nella lista degli accessori presenti di serie su tutte le versioni. La T-Roc è una delle prime auto ad offrirlo senza sovrapprezzo. Mi riferisco al controllo della velocità adattivo, che mantiene cioè la distanza di sicurezza dal veicolo che precede. E’ molto utile per i lunghi viaggi nonché prezioso per la sicurezza.


Quanto costa


Al lancio, previsto a fine novembre, la T-Roc sarà disponibile in due versioni a benzina 1.0 TSI da 110 CV e 1.5 TSI da 150 CV con trazione anteriore e cambio manuale a 6 marce. Il motore diesel invece sarà temporaneamente unico ovvero il 2.0 TDI 4Motion da 150 CV (il 1.6 TDI da 115 cavalli a trazione anteriore e il più potente 2.0 TDI da 190 CV arriveranno nel 2018). Ogni versione e declinabile in due allestimenti, Style e Advanced. I prezzi partono da 22.850 euro per il 1.0 TSI e da 30.400 euro per il 2.0 TDI, ma tutti i dettagli vi rimando a questo articolo.

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