Mancano 100 settimane all'avvio della produzione della Volkswagen I.D., prima elettrica basata sulla nuova piattaforma modulare MEB. Cui seguiranno l'I.D. Buzz e l'I.D. Crozz. A evidenziarlo è la Casa, che parla di rivoluzione. Anzi, della più grande rivoluzione tecnologica e di prodotto nella storia della marca. La novità è che al "MEB Supplier Summit" il Consiglio d'amministrazione del Costruttore tedesco ha concordato con i principali fornitori le tappe fondamentali della preparazione della produzione: così il primo veicolo basato sulla nuova piattaforma modulare elettrica, la compatta 100% elettrica Volkswagen I.D., da fine 2019 verrà costruita nello stabilimento di Zwickau, in Sassonia.

Una nuova era

Il presidente della marca Volkswagen, Herbert Diess, parla di "preparativi per entrare nella nuova era della mobilità elettrica sostenibile" e di "progetto industriale unico nel suo genere". L'obiettivo è "lavorare tutti insieme per essere sicuri che l'Europa sia al vertice nella corsa globale verso la e-mobility. Per questo Zwickau diventerà il più grande centro europeo per la mobilità elettrica. Ciò ci permetterà di scrivere un nuovo capitolo nella storia dell'auto".

Progetto di largo respiro

Per contestualizzare la VW I.D., l'elettrica rivoluzionaria che si avvicina, e gli annunci della Casa, è d'obbligo partire dal dieselgate esploso a settembre 2015: VW ha continuato a fare numeri da record, ma il colosso di Wolfsburg punta forte sull'elettrico, con piani per il futuro che prevedono investimenti di 34 miliardi di euro da qui al 2022. In 5 anni, le marche del Gruppo Volkswagen lanceranno in tutto il mondo 32 modelli basati sulla nuova piattaforma. Diess ha sottolineato le dimensioni del progetto: "Siamo determinati a diventare i leader. Entro il 2022, la sola Volkswagen offrirà più di 20 modelli 100% elettrici e nei prossimi cinque anni investirà circa 6 miliardi di euro nella e-mobility". Gli fa eco il Responsabile degli acquisti, Ralf Brandstätter: "Stiamo coinvolgendo le migliori aziende nello sviluppo del progetto I.D. in maniera molto più intensa e in una fase decisamente più precoce". Ecco perché, spiega Brandstätter, i fornitori si confrontano per contribuire con le proprie idee a delle soluzioni tecniche migliori nei momenti iniziali dello sviluppo. Già nel 2020, più di 100.000 veicoli Volkswagen saranno costruiti sulla piattaforma MEB, ha detto il vicepresidente della gamma e-Mobility Christian Senger: "Siamo riusciti a ridurre significativamente la complessità del progetto I.D. e ad accorciare i tempi di progettazione di 11 mesi".

Il tris iniziale

I principali componenti dell'architettura MEB sono motori elettrici con diversi livelli di potenza, innovative batterie piatte collocate sotto il pavimento e funzioni software avanzate, come l'illuminazione intelligente e l'head-up display con realtà aumentata, in precedenza disponibili solo su modelli premium. La nuova generazione di veicoli verrà lanciata in Europa, Cina e negli USA. Si inizia, come accennato in apertura, da tre modelli: I.D., I.D. Buzz e I.D. Crozz, introdotti dal 2020 a intervalli ridotti. La Volkswagen I.D., apparsa al Salone di Parigi 2016 ha un propulsore elettrico da 125 kW (170 CV), mentre l'autonomia dichiarata è compresa tra i 400 e i 600 km. Una hatchback luminosa e minimalista, di cui dovrebbe poi arrivare quella autonoma nel 2025. Invece, la I.D. Buzz sarà un multispazio elettrico basato sull'ID Buzz prototipo di inizio anno ispirato al mitico Transporter T1 (noto anche come Bulli). Infine, la I.D. Crozz, un crossover/SUV con due motori elettrici, uno per ogni asse, e uno speciale "albero di trasmissione elettrico" che controlla la distribuzione della coppia a ogni singola ruota.

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