Fino ad oggi chi voleva un'auto ibrida a GPL non aveva altra possibilità che trasformare un'ibrida installando l'impianto bi-fuel o trovarne una già trasformata in una ristretta nicchia del mercato dell'usato. Ora però la cosa cambia perché per, la prima volta in Italia, Suzuki aggiunge alla sua gamma mild hybrid di Ignis, Swift e Baleno l'impianto a GPL sviluppato con BRC. L'idea della Casa giapponese è quella di offrire un'inedita combinazione fra motorizzazioni ecologiche ed economiche, grazie soprattutto alla compattezza del sistema Suzuki Hybrid che, lo ricordiamo, non è full hybrid, ma si affida ad una piccola batteria sotto il sedile guidatore e ad un motore elettrico che non dà trazione alle ruote, limitandosi ad "aiutare" il motore a benzina.

L'impianto bi-fuel a benzina e GPL marchiato BRC è disponibile sull'intera gamma della nuova Swift 1.2, anche non ibrida e costa 1.700 euro esattamente come per Vitara 1.6, Jimny e Ignis 1.2. Sulle Suzuki Celerio e Baleno 1.2 lo stesso impianto richiede invece un sovrapprezzo di 1.600 euro. Il listino così aggiornato riporta quindi un prezzo base di 14.983 euro per la Suzuki Ignis 1.2 Hybrid 2WD iTop GPL, di 15.713 euro per la Swift 1.2 Hybrid 2WD Top e di 15.539 euro per la Baleno 1.2 Hybrid B-Top. In più è possibile abbinare motorizzazione ibrida (mild), impianto a GPL e trazione integrale sulle versioni Allgrip di Ignis (qui la prova consumi) e Swift. L'impianto bi-fuel a GPL, installato presso la rete di concessionari ufficiali Suzuki, non incide sulla garanzia che resta immutata a 3 anni o 100.000 km.

Fotogallery: Auto ibrida a GPL, la prima è Suzuki