Il problema della multe seriali è più vivo che mai. Parliamo di una questione semplice: un automobilista, in buona fede, commette un’infrazione da Codice della Strada e riceve a casa una prima multa. Il motivo? Non si accorge del cartello poco chiaro che segnala la presenza di un divieto e di un controllo elettronico automatico fatto con telecamere. Dopodiché, a distanza di pochi giorni, si vede recapitare una seconda multa per la stessa identica infrazione, però commessa in data successiva. Quindi una terza e una quarta e chissà quante altre a distanza ravvicinata nel tempo. Finché la violazione non viene più commessa: il guidatore scopre dove sta sbagliando e non ripete l’errore. Tanto per capirci, è quanto accadde con l’Ecopass di Milano (il ticket per entrare in centro) nel 2008: migliaia di automobilisti si videro appioppare multe in serie da circa 90 euro, una dietro l’altra. Oggi, in tutta Italia, le Zone a traffico limitato sono cresciute in modo esponenziale. Il risultato è che le vittime delle multe seriali ci sono ancora, eccome. E se un multato vuole fare ricorso contro tutti i verbali, che cosa deve fare? Vediamolo in basso.


Tris di mosse


#1. Tutte nulle. Primo: è legittimo un unico ricorso, con un’unica raccomandata, al Giudice di Pace per infrazioni seriali al Codice della Strada. Così ha stabilito la Cassazione, con sentenza 23881/2011.
Entro 30 giorni dalla notifica della prima multa, rivolgetevi al Giudice di Pace della città dove sono avvenute le infrazioni: pagate 43 euro di tassa sul ricorso. Chiedete l’annullamento di tutte le multe per evidente buona fede: i cartelli poco chiari vi hanno tratto in inganno. Può anche darsi che siano di difficile lettura, con diversi pannelli rettangolari uno sull’altro e pieni di eccezioni, scritte, orari, disegni stilizzati. Allegate la foto del segnale al ricorso. Aggiungete che, per leggere e interpretare quei cartelli così complicati, un automobilista dovrebbe rallentare e guidare non con prudenza: andare troppo piano in certe situazioni mette a rischio la sicurezza stradale e sono possibili anche tamponamenti.


#2. Solo una. Sempre nello stesso unico ricorso al Giudice di Pace, scrivete che, in subordine, chiedete di pagare un’unica multa. Ma domandate al magistrato di annullare tutte le altre sanzioni, sempre basandovi sulla vostra perfetta buona fede.


#3. L'alternativa. Se non volete fare un unico ricorso, vi tocca pagare 43 euro di tassa per ogni opposizione: soldi che chissà quando rivederete in caso di vittoria. Se perdete, in genere il magistrato conferma l’ammenda. In alternativa al Giudice di Pace, c’è il ricorso al Prefetto entro 60 giorni da ogni singola multa, per ogni verbale: è gratuito. Però occhio: se perdete, ogni contravvenzione raddoppia in automatico.


Precedenti: c’è di tutto


Difficile dire quante siano le probabilità di vittoria per le multe seriali da cartelli oscuri. Una cosa è certa: l’unico ricorso è ammesso. Fra i precedenti in materia c’è di tutto: si parla di giurisprudenza contraddittoria, come spesso accade quando di mezzo ci sono i Comuni e il Codice della Strada. È quanto si verifica anche per le multe seriali da autovelox, da corsie preferenziali, da strisce blu: forse, è opportuna una razionalizzazione delle normative (si attende da anni una riforma) e della segnaletica.