Da tempo gli analisti intonano il de profundis nei confronti delle utilitarie e berline a tre porte, considerate meno pratiche e funzionali rispetto alle cinque porte. Le previsioni degli esperti in realtà sono confermate dai risultati di vendita, come dimostrano le elaborazioni della società di statistica Jato Dynamic, secondo cui le auto a 3 porte sono passate dai 2,45 milioni del 2009 a meno di 1 milione del 2016. Non è un caso quindi che la Seat elimini la variante a 3 porte sulla Ibiza e la Volkswagen faccia lo stesso con la Polo, sulla scia di quanto già fatto dalle Renault con la Clio e Suzuki con la Swift. La tendenza riguarderà presto anche l’Audi A3, berlina compatta che la casa dei Quattro Anelli potrebbe mantenere solo in versione a 5 porte.


L’anticipazione proviene dall’edizione on line del magazine Autocar, secondo cui la quarta generazione della A3 (attesa nel 2019) non sarà più disponibile a 3 porte ma in due varianti di carrozzeria a 5: la tradizionale Sportback e una variante dalla coda pronunciata, in stile Toyota Prius, dove il lunotto sarà più inclinato e il portellone più generoso rispetto alla normale 5 porte. Non mancherà nemmeno la 4 porte, che secondo le anticipazioni potrebbe crescere di qualche centimetro in lunghezza per offrire una maggior quantità di spazio nell’abitacolo. L’eliminazione delle 3 porte rientra fra le ultime tendenze del mercato automobilistico, ma è una decisione particolarmente simbolica per l’Audi A3, lanciata nel 1998 in variante a 3 porte e seguita l’anno dopo da quella a 5.

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