Per una questione estetica, per mantenere l’auto in ordine, per non far perdere di valore il mezzo, per igiene: sono solo alcuni dei motivi per cui mantenere puliti i sedili. Un’operazione però, a seconda del modello di auto e del tessuto scelto di serie od optional, che richiede pazienza: non si tratta certo di un semplice pezzo di plastica sporco da rendere lindo con uno straccio imbevuto d’alcol. Non parliamo della “passata” di aspirapolvere per eliminare fastidiosi granelli, ma di macchie: nel caso dei sedili, infatti, entrano in gioco numerose variabili, non ultima la sostanza che ha causato l’alone da fare andare via. Se si desidera fare da sé senza rivolgersi a un artigiano, raccomandiamo massima prudenza: in basso, ecco un gradino per volta come cercare di pulire i sedili.


Tre “scalini”


#1. Non pregiati. Se si tratta di sedili non di pregio, in un tessuto comune fra le vetture, e non sapete la causa della macchia, munitevi di sapone per piatti (contro le macchie di grasso), bicarbonato di sodio (per sciogliere lo sporco ostinato), acqua tiepida. Utile anche una ciotola, una spazzola però con setole di media durezza e un asciugamano. Il “cocktail” da preprarare nella ciotola è composto da sapone liquido per piatti, acqua tiepida. La spazzola va imbevuta di questa miscela: ora spazzolate una piccolissima area del sedile eseguendo un movimento circolare, con una pressione media. Trascorsi 5 minuti, passate l’asciugamano e lasciate asciugare. Se il risultato è ok, eliminate tutta la macchia o le altre macchie del sedile; altrimenti, lasciate perdere e rivolgetevi a un artigiano.


#2. Macchie specifiche. Se si tratta di sedili non di pregio e sapete la causa della macchia occorre rimodulare il piano d’azione. Contro le macchie di caffè, provate un mix di acqua tiepida e aceto (due cucchiai per quarto di litro di acqua): tamponate con un asciugamano imbevuto e osservate il risultato dopo 5 minuti. Per le macchie di inchiostro, tentate con un miscuglio di acqua e alcol. Per l’unto (magari maionese od olio), si può testare uno sgrassatore. Comunque, esistono prodotti specifici per smacchiare le superfici in tessuto dell'auto come sedili, moquette, pannelli delle porte e tappetini: spray che in teoria non lasciano aloni. Contengono sostanze attive che penetrano nelle fibre, potendo almeno nelle promesse neutralizzare i cattivi odori causati da fumo o animali.


#3. Parti nascoste. L’ultima operazione riguarda le parti nascoste: si dà la caccia allo sporco, non alle macchie. Per pulire la parte posteriore al di sotto dei sedili, portateli in avanti quanto più potete e lavorate allungando il braccio; invece, per pulire la parte anteriore al di sotto dei sedili, portateli indietro quanto più potete e anche in questo caso lavorate allungando il braccio. E le guide dei sedili? Munitevi di pennello a setole dure per far saltare fuori briciole e sassolini; ma occhio, a questo punto dovrete usare l’aspirapolvere perché tutti i minuscoli detriti avranno invaso il pavimento della vettura.


Materiali di pregio: meglio un esperto


Se invece il materiale del sedile è di pregio (tessuto particolare o pelle o Alcantara), cautela a fare da soli: il rischio è di peggiorare notevolmente il guaio, allargare la macchia, rendere ancora più difficile l’operazione di eliminazione del danno. Sarebbe invece opportuno muoversi e rivolgersi a un artigiano non appena ci si accorge del guaio, così che la sostanza penetri il meno possibile nel sedile. Invece, per provare il fa-da-te, ci sono prodotti specifici con formulazione a base di oli cosmetici e costituenti cerosi: nutre la pelle, prevenendone le screpolature.