Questo lo sapete bene anche voi: il trasporto della bicicletta nell’abitacolo è la soluzione migliore per tutelare la vostra due ruote. Niente intemperie, zero moscerini o “ricordini” dei volatili, nessun attacco da parte dello smog. Nessun rischio per via del vento o di folate improvvise, magari in viaggio sui viadotti. È vero che gli interni dell'auto si possono sporcare nelle operazioni di carico e scarico, ma con un minimo di attenzione la soluzione si trova. Parliamo ovviamente di una bici pulita, e non infangata o con perdite di olio. Il fatto è: quando nell’abitacolo non c’è spazio, si possono trasportare le bici fuori? Sì, a patto di rispettare il Codice della Strada, evitando le multe. Cerchiamo di capirne di più, con l’aiuto di Confarca (Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici).


Che cosa conoscere


#1. Le varie soluzioni. I portabici sul tetto permettono un rapido fissaggio della due ruote non a motore: sono i portabici posteriori: vanno benissimo per berline, station wagon e in generale per i veicoli bassi. I portabici posteriori (sul portellone) sono adatti a trasportare bici su veicoli alti (monovolume, furgoni, fuoristrada). Poi ci sono i portabici sul gancio di traino. Infine il trasporto su carrello; quest’ultimo è sicuramente il meno economico in quanto è necessaria l’installazione del gancio traino con relativa modifica alla carta di circolazione e l’acquisto del carrello. Anche in questo caso è obbligatorio l’uso del cartello carichi sporgenti.


#2. Cosa dice il Codice. Semplificando l’articolo 164 del Codice della Strada (complicato e articolato), il portabici deve essere considerato come un carico e non deve coprire la targa e i fanali. Non deve inoltre diminuire la visibilità del conducente e impedirgli libertà di movimento. Infine, non deve cadere né rendere instabile il veicolo.


#3. I dettagli da sapere. Il carico dei veicoli deve essere sistemato in modo da evitare la caduta o la dispersione dello stesso, e da non diminuire la visibilità al conducente né impedirgli la libertà dei movimenti nella guida. Il carico non deve compromettere la stabilità del veicolo e non mascherare dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva né le targhe di riconoscimento. Il carico non deve superare i limiti di sagoma (stabiliti dall’articolo 61) e non può sporgere longitudinalmente dalla parte anteriore del veicolo. Può sporgere longitudinalmente dalla parte posteriore, se costituito da cose indivisibili fino ai 3/10 della lunghezza del veicolo stesso. Possono essere trasportate cose che sporgono lateralmente fuori della sagoma del veicolo purché la sporgenza da ciascuna parte non superi centimetri 30 di distanza dalle luci di posizione anteriori e posteriori. Se il carico sporge oltre la sagoma propria del veicolo, devono essere adottate tutte le cautele idonee ad evitare pericolo agli altri utenti della strada. In ogni caso, la sporgenza longitudinale deve essere segnalata mediante uno o due speciali pannelli quadrangolari, rivestiti di materiale retroriflettente.


#4. Multe. Per chi sgarra, sanzione di 85 euro e taglio di 3 punti della patente. Il veicolo non può proseguire il viaggio se il conducente non abbia provveduto a sistemare il carico secondo le modalità stabilite dal presente articolo. L’organo accertatore procede al ritiro immediato della carta di circolazione e della patente di guida, provvedendo con tutte le cautele che il veicolo sia condotto in luogo idoneo per la detta sistemazione. I documenti sono restituiti all'avente diritto quando il carico sia stato sistemato in conformità alle norme.


Volendo, ci sono i binari interni


Nei mezzi grandi come i monovolume o le station wagon, volendo, potete utilizzare binari speciali: qui caricate le bici in verticale, evitando di occupare tutto lo spazio disponibile. Tenete però presente che occorre smontare le ruote anteriori, si possono sporcare gli interni. E ovviamente, con i binari dentro, per i passeggeri e i bagagli lo spazio si riduce: si viaggia meno comodi.