Si chiama Automotive Dealer Day ed è l'evento di riferimento per gli operatori che si è tenuto a Verona dal 16 al 18 maggio 2017: non poteva che essere questa la sede per la presentazione del primo contratto di lavoro specifico del settore automotive, per i concessionari. Il presidente di AsConauto (Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Auto), Fabrizio Guidi, ha illustrato a un'ampia platea di venditori auto quello che viene definito il "CCNLautomotive". Firmato il 21 dicembre 2016 a Roma, dopo un breve iter di registrazione presso i canali istituzionali (in particolare al ministero del Lavoro), è diventato a tutti gli effetti operativo dal marzo 2017.
Quale obiettivo
"L'Associazione in 15 anni di attività è diventata una realtà che coinvolge il 60% delle concessionarie italiane nel sistema AsConAuto - ha spiegato Guidi -. La creazione di un contratto di lavoro ideato per il settore automotive e da offrire, in primis, alla rete dei concessionari, è un obiettivo fortemente strategico. Per recuperare efficienza e fornire servizi in grado di allinearsi alle richieste differenti del mercato". Lo scopo di permettere di lavorare meglio e, soprattutto, in modo più adeguato alla realtà fatta di comportamenti e richieste diversi da parte della clientela. Si tratta di un contratto specifico per dare valutazione al merito, verificare i risultati, incentivare e adottare un sistema provviggionale, con un maggior utilizzo di strumenti detassati, quali benefit o altri in ambito assicurativo, sanitario e previdenziale.
Che cosa cambia
Fino a ieri, in qualsiasi tipologia di contratto in uso nel settore, la definizione del ruolo del personale in funzione degli incarichi non sempre era possibile. Ora, il contratto ha prodotto una definizione specifica dei ruoli del personale che opera all'interno di una concessionaria, inquadrato in 7 livelli. Specifiche mancanti in precedenza in quanto i contratti utilizzati nell'automotive erano quelli, più generalisti, in vigore nel commercio o nella industria. Il contratto ha un allegato descrittivo che si rifà all'esperienza maturata nei call center. Il nuovo contratto prende atto anche della specificità degli orari collegati al lavoro in concessionaria e consente di recuperare, a livello della concessionaria, una più diretta programmazione della flessibilità oraria. Nella definizione del contratto si è anche prevista la tipologia del salario di ingresso, per quelle figure neoassunte che devono essere formate.