In Italia, le grandi station wagon hanno un mercato molto più piccolo, rispetto solo a dieci anni fa. Un po’ perché molti hanno “scalato una marcia”, sono andati cioè sui segmenti inferiori, un po’ perché i SUV la fanno da padroni anche qui. In ogni caso la Serie 5 (in versione berlina l'abbiamo provata poco tempo fa), qui appunto in versione Touring, resta un prodotto tra i più interessanti per le innovazioni che porta con sé ogni volta che passa da una generazione all'altra. Anche stavolta pare aver tutto per non deludere, ecco la prova su strada.


Com’è


Tutta la parte anteriore, portiere comprese, ricalca la carrozzeria della tre volumi. Dal montante centrale verso la coda si notano invece le differenze. La linea superiore dei finestrini posteriori, tanto per cominciare, rimane parallela all’asfalto (sulla berlina scende verso la coda). Sulla Touring spunta poi, come ovvio, l’ampia terza luce laterale. Detto questo, questa come tutte le station BMW si conferma più orientata al design sportivo che al record di capacità di carico. Ecco perché il lunotto è parecchio inclinato e la coda appare raccolta, tonica quasi. Se si parla di capacità di carico non c’è comunque nulla di cui lamentarsi: in configurazione 5 posti la capacità è di 570 litri, contro i 530 della berlina; abbattendo gli schienali posteriori si passa invece a 1.700 litri. La vera differenza fra berlina e Touring, però, la fa la flessibilità: prima di tutto l’ampiezza dell’apertura, ma anche il fatto che a sedili reclinati si ha un volume senza vincoli, buono anche per due biciclette (a ruote smontate). Trova conferma un elemento tipico delle wagon bavaresi, vale a dire il lunotto apribile separatamente, con tanto di telo copribagagli che si solleva e si rimette in posizione in automatico. Una macchina di questo livello si compra anche per il piacere sensoriale che regala passando la mano sulle sue plastiche e le sue pelli: la Serie 5 in questo è davvero al top, così come nel gusto con cui sono stati scelti gli abbinamenti di colore, per la versione Sport, così come per la Luxury e la MSport.


Come va


Premessa: in un certo senso è come se di Serie 5 ce ne siano due in una. La prima, da guidare. La seconda, che ti guida, o quasi. Partiamo dalla prima, visto che chi sceglie BMW, nella maggior parte dei casi e anche quando si ha a che fare con una grande station, lo fa perché un minimo di importanza al piacere di guida (umana) lo dà. E la macchina non delude: le risposte del motore 2.0 turbodiesel, abbinato al cambio automatico a 8 marce, sono sempre reattive e supportate da un telaio che non è certo quella della Serie 2 Coupé ma è senza dubbio fra i migliori in questo segmento. Il comfort? Indiscutibilmente elevato, sia che si parli di assorbimento delle sospensioni, sia che si parli di isolamento acustico. Come scritto qui sopra, BMW è piacere di guidare. E non è un piacere farsi guidare dal pacchetto Driving Assistant Plus, quando per esempio c’è coda in tangenziale o su quelle autostrada dritte per decine di km e con la lancetta fissa a 130 all’ora? Nel pacchetto ci sono il cruise adattivo che tiene in automatico la distanza fra 30 e 250 km/h; il mantenimento della corsia che lavora fra 70 e 210 km/h e il sistema antitamponamento; non manca l’assistente per l’ostacolo trasversale (in pratica, se state per immettervi in una strada e non vi accorgete che dai lati arriva un altro veicolo, la macchina si ferma da sola). Importantissima, infine, la segnalazione acustica del contromano.


Curiosità


Sportiva sì, ma non per questo poco attenta ai dettagli: esempi? Uno è rappresentato dagli schienali dei sedili posteriori sono sbloccabili tramite telecomando, un altro dal pacchetto bagagliaio, che aggiunge la posizione cargo ai sedili posteriori, oltre a fornire le guide di ancoraggio a sinistra e a destra con due punti di fissaggio regolabili, due cinghie di fissaggio con rivestimento in plastica sui pannelli laterali a sinistra e a destra e un gancio multifunzione.


Quanto costa


Tanto, ed è quasi inutile specificarlo: 53.350 euro è il prezzo di quella che costa meno, la 520d Touring Business (190 CV), disponibile solo a trazione posteriore. Sono necessari 61.350 euro per la 530d, 64.050 per la 530d xDrive. Da segnalare che la 530d è disponibile in due step di potenza: 249 CV (183 kW “anti-superbollo”) e 265 CV, vendute allo stesso prezzo. I motori a benzina? Una nicchia: per ora c’è solo la 540i da 340 CV, a partire da 66.850 euro.


La scheda


Motore: 2.0 turbodiesel 190 CV
Cambio: manuale a 6 marce, automatico optional
Consumo medio (secondo ciclo NEDC): 4,5 l/100 km:
CO2 (secondo ciclo NEDC): 119 g/km
Accelerazione 0-100 km/h: 8 secondi
Velocità massima: 230 km/h

Fotogallery: BMW nuova Serie 5 Touring, prezzi da 53.350 euro