Per chi ama la propria auto i graffi sono una vera seccatura. Questi piccoli segni però non sono tutti uguali. Ce ne sono di vario tipo, perché molto dipende dalla "profondità" con cui il segno è scavato sulla vernice. Può capitare che visto da lontano il graffio non sembri niente di grave, ma basta passarci sopra un dito per capire la vera entità del danno, che può essere stato causato da mille ragioni diverse: un atto vandalico, una disattenzione durante le manovre o il passaggio di qualche antro mezzo mentre il vostro era semplicemente parcheggiato. Se toccadolo con la mano si sente il piccolo solco, allora c'è un bel lavoro da affidare al carrozziere e non è certo una cosa buona per il vostro portafoglio. Di sicuro l'opera di un professionista è sempre l'ideale, ma ci sono dei piccoli trucchi che è bene tenere a mente.


Tre punti da ricordare


#1. Auto recenti. Cominciamo dalle vetture uscite di recente dalla fabbrica: grosso modo entro i primi tre anni. Un lasso temporale indicativo: entrano in gioco fattori come i chilometri percorsi, le condizioni meteo con cui si viaggia, l’inquinamento delle zone attraversate. Comunque, se il graffio è superficiale e quindi si tratta di un micro-danno, il fai-da-te è possibile: occorre comprare un prodotto alle microparticelle che rimuova la strisciatina, così come i residui di vernice e gomma causati da sfregamenti con altre superfici.


#2. “Penne” speciali. In genere, sia per le vetture recenti sia per quelle più vecchie, sono adatte anche le “penne” speciali. Ma a una condizione: il graffio deve essere superficiale, non deve aver raggiunto la lamiera viva. Così, il piccolo solco viene riempito. Va bene anche per paraurti e calottina degli specchietti: basta premere più volte la punta sul graffio. Tuttavia, non si tratta di una soluzione miracolosa che fa tornare la macchina nuova né, tantomeno, che risolve anche le situazioni critiche come i segni profondi.


#3. Auto vecchie. Per vetture che hanno più di tre anni, meglio il polish: rimuove i graffi diffusi sulla carrozzeria delle auto con vernici rovinate dallo smog, dalle polveri sottili o dalle intemperie. Oltretutto, il polish elimina l’ossidazione e lucida paraurti, fascioni laterali, spoiler, specchietti... Per quanto una sostanza possa fare, considerando l’età del mezzo e lo sporco tenace dell’inquinamento atmosferico.


Un paio di consigli in più


Volendo, prima ancora di curare il danno, si può fare qualcosa per ottenere una specie di scudo liquido sigillante: l'obiettivo è difendere la carrozzeria dalla pioggia forte, dal sale o dal fango. La questione è diversa e più delicata per il parabrezza: in questo caso è opportuno far vedere il segno a un carrozziere di fiducia che analizza il graffio e, se il caso, pulisce la scheggiatura oppure propone di cambiare il parabrezza. E' una questione di sicurezza stradale, visto che il graffio sul vetro rischia di degenerare e deviare la luce. Sconsigliato il fai-da-te: abradendo il vetro si potrebbero creare altri segni con difetti ottici ancora più fastidiosi e pericolosi.