Già a metà marzo 2017 il caldo inizia a farsi sentire; si avvicina la primavera e, con questa, la possibilità di fare qualche scampagnata fuori porta in auto, o veri e propri viaggi in macchina verso mare, laghi e monti: prima, però, occorre controllare che il veicolo sia a posto. Fra le verifiche più importanti, c’è quella dell’olio motore, linfa vitale per la vettura. Infatti, se il livello dell’olio è basso si rischia di danneggiare il propulsore: si passa così a interventi di manutenzione straordinari, talvolta molto costosi. Ovviamente, i più sono molto pratici della materia, sanno fare tutto da sé; ma, nel caso in cui si abbia scarsa dimestichezza con lavori del genere, è opportuno affidarsi a un meccanico. Per un fai-da-te ultra rapido, ecco qualche dritta.


Tre mosse


#1. In anticipo. Mai attendere che il livello dell’olio motore sia insufficiente: quindi, mai aspettare che sia l’auto a dircelo attraverso l’accensione della spia sul cruscotto. È bene controllarne il livello almeno una volta al mese e, se necessario, effettuare il rabbocco, in un tempo che va dai 5 ai 10 minuti. Anzitutto, trovate una superficie piana dove parcheggiare l’auto e fate raffreddare il motore. L’astina da verificare la individuate facilmente, perché di colore diverso (spesso con la “testa” rossa). Per controllare l’olio è opportuno indossare dei guanti, sia per limitare scottature in caso di contatto con le parti calde del motore che per non sporcarsi le mani. Primo: estraete l’astina. Secondo: pulitela con uno straccio pulito, per capire se viene sporcato solo dall’olio motore, o con carta assorbente. Terzo: inseritela di nuovo a fondo. Il costo? Dipende dal lubrificante, che nelle tanichette reperibili in officine, distributori e supermercati ha un prezzo fra i 10 e i 20 euro.


#2. Livello. Controllate il livello del lubrificante: deve essere compreso fra le due tacche. Se è vicino al minimo, e se la vettura è moderna (e non usata per più di 150.000 km circa prima del più recente rabbocco), potrebbe esserci un problema: di solito, il rabbocco avviene solo ai tagliandi previsti. Meglio rivolgersi a un meccanico. La macchina è a gasolio e con filtro antiparticolato? Se l’olio è oltre il massimo, è suggeribile andare in officina. Sia per i benzina sia per i diesel, se è sotto il minimo (o se la spia dell’olio è accesa), serve un rabbocco.


#3. Rabbocco. È meglio recarsi presso un’officina o la stazione di servizio più vicina. Discorso diverso se si ha a disposizione l'olio della giusta gradazione: è riportata con una sigla sul libretto di uso e manutenzione (come “SAE 10W-40”). Occhio però: se, nel vostro box, avete un flacone di olio aperto da più di un anno? Non utilizzatelo: a contatto con l’aria, il lubrificante si ossida, modificando le sue caratteristiche essenziali. Svitate il tappo dell’olio (contrassegnato dallo stesso simbolo della spia sul cruscotto), e (meglio con un imbuto) aggiungete lentamente l’olio senza superare il livello massimo. Aggiungete gradualmente la quantità di lubrificante necessaria a innalzare il livello entro l'intervallo indicato dalle tacche sull'astina, facendo attenzione a non superare mai il limite di riempimento. Sinceratevi che il livello sia corretto estraendo nuovamente l’astina. Per evitare “sbavature”, magari aiutatevi con un imbuto.


Manutenzione necessaria


Coi tempi che corrono, la tentazione di risparmiare il più possibile è forte. Tuttavia, quando si tratta di manutenzione dell’auto occorre andarci coi piedi di piombo. Anzitutto, il motore delle vetture moderne può necessitare di un olio non economico, specifico per quel propulsore. Alla larga dalla tentazione di acquistare un olio ultra low cost di provenienza dubbia, tanto più se percorrete tanti chilometri l’anno. Anche perché, al di là di possibili danni al propulsore, comunque alla lunga andrete a spendere di più per via di consumi più elevati. Analogamente, quando cambiate l’olio motore, potrebbe essere opportuno (dietro consiglio del meccanico) sostituire anche il filtro dell’olio, che fa da collettore dello sporco, raccogliendo la sporcizia molto fine e la combustione dei sottoprodotti derivati dal lavoro dell’olio.