L'Alfa Romeo Stelvio sembra piacere molto e non solo in patria, perché alle oltre 25.000 persone che nel week-end scorso hanno affollato il porte aperte nelle concessionarie italiane e ai tantissimi che hanno apprezzato la video prova di OmniAuto.it ci sono da aggiungere i commenti positivi che arrivano dalla stampa straniera alle prese con i primi test su strada. Particolarmente scatenati e soddisfatti appaiono i magazine britannici che si sono riversati in massa sulle strade che circondano il Passo dello Stelvio o sulla pista di Balocco per provare in anteprima l'inedito SUV del Biscione. A questi si aggiunge il plauso di francesi, americani e perfino dei tedeschi che vedono nella Stelvio un ulteriore segnale di rilancio del marchio italiano.


Inattesa apologia britannica


Ad aprire il coro degli elogi c'è un nome storico come Autocar che nel sottotitolo della prova scrive: "Divertente come promette il marchio, unisce una spinta entusiasmante e una piacevole tenuta di strada". La versione provata è la 2.0 Turbo benzina da 280 CV che alla fine dell'articolo viene definita una credibile alternativa ad Audi Q5, Porsche Macan e Jaguar F-Pace, sempre che si confermi "impressionante su strada almeno quanto lo è stata in pista". Non meno entusiasta è il verdetto di Auto Express che dice della Stelvio: "E' piacevole da ammirare e da guidare e con un abitacolo ben fatto e di qualità migliore. Potrebbe degnamente sfidare anche le versioni d'accesso della fantastica Porsche Macan. Insomma, i tedeschi hanno compagnia ed è molto forte".


Auto di preserie, a qualcuno non bastano


Rimanendo oltremanica troviamo un'analisi molto dettagliata della Stelvio da parte di Top Gear che sottolinea l'ottima spinta del 2.2 Diesel accompagnata da una certa rumorosità di avviamento e apprezza il 2.0 Turbo assieme alla velocità del cambio automatico 8 marce e all'assetto sportivo poco lontano da quello della Giulia. Il verdetto finale recita così: Con tutto il DNA di Giulia la Stelvio non poteva che essere buona. Finalmente Alfa propone "un'auto da comprare col cuore e con la testa". L'unica voce fuori dal coro sembra essere quella di The Telegraph che lamenta una scarsa qualità negli assemblaggi delle vetture di preserie destinate alle prime prove, oltre all'eccessiva durezza delle sospensioni non facilmente regolabili; solo complimenti invece per i motori diesel e benzina abbinati all'ottimo automatico ZF.


Tedeschi senza invidie


Un giudizio importante da raccogliere è anche quello dei media tedeschi, partendo da Auto Motor und Sport che si domanda retoricamente: "Cosa devi fare se sei l'ultimo arrivato nel segmento dei SUV medi della fascia premium? Inventarti qualcosa di stravagante e super sportivo? No, basta fare una buona auto come la Stelvio che non cerca di essere diversa a tutti i costi, ma è invece molto concreta". A convincere i giornalisti teutonici è la qualità dei materiali, l'ampia abitabilità per persone e bagagli, la spinta decisa del 2.2 Diesel da 210 CV e la precisione del cambio che però dispone secondo loro di palette al volante poco pratiche. Il fatto poi che Stelvio abbia uno "stile convincente e un ottimo handling" su strada fa ben sperare per un felice "rilancio del marchio". Un po' più critici sono invece i colleghi di AutoBild che assegnano solo un giudizio "soddisfacente" a rumorosità e vibrazioni del 2.2 Diesel, lamentano scarsi livelli di personalizzazione delle dinamiche di guida e si dicono più soddisfatti dal 2.0 Turbo benzina.


Quasi solo applausi da Francia e USA


A chiudere questo giro del mondo dei test di Alfa Romeo Stelvio ci sono anche i francesi e alcuni giudizi dagli Stati Uniti. Partendo dai transalpini troviamo L'Automobile Magazine che esordisce con un "finalmente!" e giudica positivamente il telaio "efficace e incisivo", la reattività del cambio e la potenza dei motori; sul fronte dei difetti elencano invece l'eccessiva servoassistenza di sterzo e freni, le vibrazioni a bassa velocità con i cerchi da 20" e la qualità non uniforme dei materiali. Da L'Argus arrivano tante lodi per Stelvio 2.0 Turbo 280 CV che viene definito "Il SUV quattro cilindri a benzina più dinamico del mercato", performante in rettilineo e in curva per dimostrare che anche il grande SUV 4x4 può mantenere il dinamismo della Giulia. Fra i pregi vengono infatti elencati il piacere di guida, l'abitacolo spazioso e il buon rapporto prezzo/dotazioni, mentre la lista dei difetti include la qualità percepita a bordo, i sedili posteriori un po' duri e poco contenitivi, oltre a qualche debolezza nelle dotazioni tecnologiche. Per finire c'è il giudizio dell'americano Motor Trend secondo cui la Stelvio ha i "fondamentali a posto", spazza via ogni "effetto corriera" dal mondo dei SUV e pur non avendo il raffinato mix di prestazioni della Porsche Macan è meno soffice della Mercedes GLC. Gli unici nei sono: "Mancanza di sedili massaggianti, strumentazione su display configurabile, sistemi di connettività evoluti, Apple CarPlay e Android Auto".



Alfa Romeo Stelvio | La prova su strada




Abbiamo provato l'Alfa Romeo Stelvio, il primo SUV di Alfa Romeo. La versione in prova è la 2.2 Diesel 210 CV Q4 Super, ecco come è andata.

Fotogallery: Alfa Romeo Stelvio, all'estero la giudicano così