Il posto giusto dove provare l'attesissima Alfa Romeo Stelvio è proprio quell'insieme di strade di montagna che circondano l'omonimo passo alpino che ha dato il suo nome al primo SUV del Biscione (qui la storia del nome). In questi mesi invernali è quasi tutto chiuso al traffico, ma i tornanti, le salite e le ripide discese che lo circondano fra St. Moritz e Livigno sono le splendide alternative che la Casa italiana ci offre per testare i pregi e i (pochi) difetti della neonata Stelvio. La vettura in prova è una Stelvio 2.2 Diesel 210 CV Q4 Super, versione già ordinabile nelle concessionarie italiane che splende fra le nevi dei Grigioni con il suo Rosso Competizione e i cerchi in lega da 20" che fanno lievitare il prezzo base di 51.250 euro. Questa prima presa di contatto "alpina" con la Stelvio ci fa capire molte cose di questo SUV prodotto a Cassino (FR) e derivato direttamente dalla Giulia, soprattutto il fatto che è possibile creare un veicolo a ruote alte che offre il piacere di guida e la dinamica di una berlina sportiva. Per le altre sensazioni di guida in città e in autostrada rimandiamo ad una prossima prova più approfondita.


Com'è


L'interpretazione in chiave SUV dello stile Alfa Romeo è decisamente riuscita perché dal vero questa versione "normale" con motore a gasolio è anche più piacevole ed equilibrata rispetto alla Stelvio Quadrifoglio vista al Salone di Los Angeles (qui il video) qualche mese fa. Lo sbalzo anteriore ridotto al minimo e la coda affusolata, quasi tronca, la distinguono nettamente dalla concorrenza che include Audi Q5, BMW X3, Jaguar F-Pace, Mercedes GLC, ma anche BMW X4 e Mercedes GLC Coupé. In effetti la Stelvio riassume in sé la doppia anima stilistica di SUV e coupé, con un frontale che sa di Giulia e un design grintoso che non sacrifica praticità né abitabilità. La lunghezza di 4,68 metri e il passo di quasi 2,82 metri ripreso dalla Giulia aiutano a creare un'ampia abitabilità interna dove due adulti viaggiano comodamente anche sui sedili posteriori; un eventuale terzo passeggero deve invece fare i conti con il tunnel centrale della trasmissione. Il bagagliaio di 525 litri dichiarati è ben sfruttabile e di forma regolare, con kit anti foratura sotto il pianale. Lo stile del posto guida, dei pannelli porta e della plancia è ripreso dalla Giulia e ulteriormente affinato, con plastiche di qualità, comandi ergonomici e qualche pecca solo a livello di dotazioni tecnologiche e componentistica dove le tedesche sono ancora un passo avanti. Inedite e molto utili le quattro porte USB retroilluminate, mentre il tappo della presa a 12 volt in alluminio fa molto Audi.


Come va


Seduti sulla Stelvio ci si trova 19 cm più in alto rispetto alla Giulia, eppure quando si inizia a guidare la differenza quasi non si nota. Il merito è di una progettazione che ha mantenuto il guidatore del SUV sullo stesso asse di rollio della berlina in modo che la percezione dell'inclinazione in curva risulti praticamente uguale. L'agilità della Stelvio è davvero sorprendente, con un assetto solido e ben piantato a terra merito della piattaforma Giorgio di Alfa Giulia, mai troppo rigido e capace di assorbire le buche nonostante i cerchi da 20". Un'altra delle doti nascoste della Stelvio è la leggerezza, i 1.659 kg di peso che si traducono in un vantaggio di 100/150 kg rispetto alla concorrenza; questa, unita alla precisione "chirurgica" dello sterzo, si traduce in una prontezza che è garanzia di godimento nella guida sportiva. Il resto lo fanno la distribuzione dei pesi 50:50, la trazione integrale Q4, il motore 2.2 Diesel da 210 CV che spinge benissimo e il cambio automatico ZF a 8 marce che è come sempre ineccepibile. Neppure i freni riescono a nascondersi in questo tripudio di sportività, visto che sono potenti, ben modulabili e infaticabili. Durante la prova i consumi si sono stabilizzati sugli 8,8 l/100 km senza troppa attenzione al pedale del gas. Insomma, se SUV significa Sport Utility Vehicle, sulla Stelvio il senso di Sport prende una nuova dimensione molto concreta, senza rinunciare alla praticità richiesta dall'Utility.


Curiosità


Oltre alla motorizzazione di lancio 2.2 Diesel da 210 CV protagonista della nostra prova, la Stelvio proporrà nelle prossime settimane anche la versione d'accesso 2.2 Diesel 180 CV, sempre con cambio automatico 8 marce e la scelta fra la trazione integrale Q4 e, unica in gamma, la trazione posteriore. Anche la 2.0 Turbo benzina da 280 CV sarà prossimamente affiancata dalla variante con 200 CV.


Quanto costa


Il listino dell'Alfa Romeo Stelvio si apre proprio con la motorizzazione turbodiesel da 210 CV che abbiamo provato, ma in allestimento Business da 50.800 euro. La nostra Super costa di base 51.250 euro, mentre la versione Executive arriva a 54.000 euro. La Stelvio 2.0 Turbo Super a benzina costa invece 52.800 euro e la speciale e super accessoriata First Edition raggiunge quota 57.300 euro. Fra gli optional più interessanti sono da citare il Pack Driver Assistance Plus da 1.100 euro che porta con sé il rilevamento angoli ciechi, gli abbaglianti automatici e la telecamera posteriore, il cruise control adattivo da 1.200 euro e il tetto panoramico apribile da 1.700 euro.


La scheda


Versione provata: 2.2 Diesel 210 CV Q4 Super
Quando arriva: già in vendita
Prezzo versione provata: 51.250 euro
Potenza: 210 CV
Quanta CO2 emette: 127 g/km
Consumo medio: 4,8 l/100 km
Accelerazione 0-100 km/h: 6,6 secondi
Assicurazione: 2 anni/km illimitati

Fotogallery: Alfa Romeo Stelvio