La continua escalation dei cavalli a disposizione sulle nuove automobili ha distorto in molti casi l'effettiva percezione delle potenze in gioco, portandoci a considerare senza troppo stupore berline da 600 CV e coupé da oltre 700. Una delle poche eccezioni è rappresentata dalla Volkswagen Golf GTI, versione più prestazionale e accattivante della media tedesca, che non si è "piegata" a questa tendenza e conserva un motore dalla cilindrata e dalla potenza non esagerate: in occasione dell'aggiornamento per il 2017, il 2.0 TSI a benzina è stato potenziato di 10 CV (15 sulla GTI Performance) e ha raggiunto quota 230 CV (245 CV). Rimangono sempre parecchi su un'auto pesante circa 1.400 chili in ordine di marcia, ma il comportamento su strada è alla portata di tutti.


Com'è


Le novità introdotte sulla rinnovata Golf GTI sono dedicate principalmente all'estetica, complice l'utilizzo di nuovi fanali e l'aggiornamento dei paraurti. La berlina non ha smarrito quindi l'impostazione a lei cara: resta un modello veloce e piacevole da guidare, non troppo esasperato per l'utilizzo di tutti i giorni, che regala grandi soddisfazioni non appena la strada mette in sequenza una curva dopo l'altra. L’abitacolo è molto simile alle Golf più vendute, ma prevede una serie di accorgimenti indispensabili per un modello di questo tenore: il volante sportivo è tagliato nella parte inferiore, i sedili hanno profili laterali di maggior sezione e il pomello del cambio richiama quello in stile pallina da golf visto sulla prima Golf GTI della storia (lanciata nel 1976). Fedeli alla tradizione sono anche i rivestimenti in tessuto sui sedili con fantasia a quadretti rossi.


Come va


L’allestimento GTI prevede anche le ruote da 18 pollici, l’assetto ribassato di 15 mm e l’impianto frenante dalle prestazioni maggiorate, che non deve però incutere timore, visto che la Golf GTI ha un assetto che invoglia a disegnare le traiettorie senza per forza dover guidare con il coltello tra i denti. Merito anche dello sterzo intuitivo e lineare, dal giusto peso, che sposa a dovere l’indole dell’auto. Lo stesso discorso non vale per il cambio automatico DSG a doppia frizione, veloce e sempre efficace ma non coinvolgente quanto il manuale previsto di serie: questa sensazione è amplificata dalla mancanza del pomello "vintage", presente sul manuale e non sull’automatico. Il motore TSI ha un buon tiro e spinge in maniera regolare, senza esitazioni, con in più un suono allo scarico pieno ma non chiassoso.


Curiosità


La fantasia in stile tartan sui sedili della prima Golf GTI fu una intuizione di Gunhild Liljequist, all’epoca prima donna a lavorare presso il reparto Volkswagen Design, che scelse di andare controcorrente rispetto alle tradizioni: nel corso di un’intervista per il 40° anniversario della GTI, Liljequist ha spiegato che il nero era sì sportivo, ma lei voleva rendere i sedili anche colorati e di qualità. Da qui la scelta di ricorrere ad una fantasia multicolore, diventata negli anni un tratto distintivo delle Golf GTI.


Quanto costa


Il prezzo della rinnovata Volkswagen Golf GTI non è stato ancora annunciato, ma non dovrebbe variare in maniera significativa da quella venduta fino a poche settimane fa, che partiva da 32.700 euro. Il cambio DSG prevedeva un supplemento di 1.900 euro. La scelta di limitare i CV a 245 (in Italia è disponibile soltanto la versione Performance) ha conseguenze positive in termini di calcolo del bollo, visto che la potenza non supera il valore minimo per entrare in regime di superbollo (da 251,53 CV): anche questo è un "dettaglio" che rende la Golf GTI una sportiva alla portata di molti.


Scheda


Motorizzazione provata: 2.0 TSI GTI
Quando arriva: Già in prevendita, in concessionaria a marzo 2017
Quanto costa: n.d.
Quanto consuma (ciclo combinato): nd
Quanta CO2 emette: 148 g/km
0-100 km/h: 5 s
Garanzia: 2 anni/km illimitati

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