Nel 2006 in Mazda hanno introdotto la Roadster Coupe con tetto rigido retrattile elettrico: in pratica un hard top che si ripiega dietro i sedili senza influire sullo spazio destinato al bagagliaio. Le vendite di questa versione furono per il 70% a tetto rigido e solo il rimanente 30% scelse la classica MX-5. Da allora sono passati più di dieci anni e adesso ci riprovano, ma con una linea completamente nuova. La forma da fastback in sé non ha nulla di rivoluzionario, ma lo è per la storia della MX-5. Ce lo ha spiegato Masashi Nakayama, Direttore Design del programma MX-5 RF: "All'inizio avevamo pensato di stivare completamente il tetto", ci racconta quando l'abbiamo incontrato a Barcellona per la prova su strada dell'auto.
Un "posteriore a tunnel" senza precedenti…
In realtà poi nessuna soluzione sembrava riuscire a garantire il mantenimento dei tre principi essenziali della MX-5: leggera e compatta, avere lo stesso passo di quella col tetto in tela e non sacrificare lo spazio nel baule. Fin quando la quadratura del cerchio arriva con il "posteriore a tunnel", in cui si inserisce il lunotto. Il tetto rientra e si incastra perfettamente, proprio come la tessera di un puzzle. Durante i test aerodinamici sono stati rilevati dei vortici d'aria inattesi che sono stati però eliminati quasi completamente. Rimangono delle turbolenze d'aria, forse un po' più evidenti rispetto a quelli presenti nella versione con il tetto in tela ma Nakayama ha detto che stanno lavorando per migliorare ulteriormente questo aspetto. Del resto nulla è lasciato al caso e tutto ha una spiegazione: basti pensare all'antenna della radio che ha una forma a "ricciolo" e non certo per motivi estetici. In questo modo infatti non si sentono fruscii e non si creano turbolenze d'aria.
…con la stessa rigidità, equilibrio e agilità
Ma il tetto in metallo col meccanismo elettrico avrebbe potuto modificare di parecchio l'equilibrio e la dinamica dell'auto. Bisognava contrastare il peso maggiore e il centro di gravità più alto per garantire la medesima rigidità, equilibrio e agilità della versione col tetto in tela. Era fondamentale mantenere l'auto leggera, non peggiorare la rigidità torsionale e garantire la stessa distribuzione dei pesi. Ecco quindi che, come ha spiegato Frederic Hartnick, manager al centro Ricerca e Sviluppo di Mazda Europa, sono stati fatti alcuni adattamenti specifici per la RF. Sospensioni, sterzo e freni sono stati ottimizzati. La MX-5 RF mantiene le sospensioni multilink a doppia forcella anteriore e posteriore, solo con impostazioni riviste per la barra stabilizzatrice anteriore e molle, bracci e tamponi di fine corsa posteriori. La pressione del gas negli ammortizzatori è stata anche adattata per compensare il peso maggiore, aumentando la corsa delle sospensioni e migliorando il comportamento su strada. Si è dovuto poi ricalibrare il sistema elettrico di servosterzo per una maggiore linearità e per meglio trasmettere la risposta al conducente per poter guidare la RF con la precisione brevettata della roadster.
La tecnica
In particolare gli ingegneri hanno aumentato la quantità di assistenza per una maggiore risposta quando il conducente comincia a girare il volante, riducendola quando lo sterzo viene ruotato ulteriormente per trasmettere la contropressione dagli pneumatici e con una sensazione di risposta più diretta. Per il resto la RF ha conservato la scocca SKYACTIV rigida ma leggera della MX-5 soft top e l'intelaiatura della struttura centrale fissata in alto, aggiungendo uno speciale tunnel per bilanciare la rigidità anteriore-posteriore e contrastare l'effetto del tetto retrattile. Ma tutto ciò non sarebbe bastato se non si fosse lavorato anche sui materiali per contenere il più possibile il peso. Ecco quindi che si inserisce l'Alcantara, che pesa meno della pelle e, in modo meticoloso si ottimizza ogni singolo grammo di peso, come ha spiegato Hartnick: una vera e propria "strategia aziendale del grammo", meticolosa e metodica, proprio come tutta la cultura giapponese.