Quali siano le intenzioni della nuova Kia Stinger lo mettono in chiaro subito, i coreani. Le parole più ricorrenti in occasione della presentazione in anteprima europea (quella mondiale è avvenuta a Detroit pochi giorni fa), tenutasi a Milano, sono: rivoluzione, passione, sportività. E bisogna dire che nel caso delle prime due non si tratta delle solite esagerazioni del marketing; quanto alla sportività attendiamo di guidarla, ovviamente. Perché ok, lo stile è questione di gusti personali, ma è innegabile che le linee sappiano come attrarre gli sguardi così come non si può non dire che, aprendo le portiere, l’aria che si respira è decisamente… Tedesca. I materiali sono ottimi, così come l’accoppiamento delle varie superfici. Il tutto, a prezzi ancora da definire, anche se facilmente partiranno da circa 50.000 euro. In ogni caso lo sapremo tra qualche mese, dato che le vendite inizieranno prima della fine del 2017.


Con la trazione posteriore, il differenziale autobloccante è di serie…


Dicevamo della sportività: le premesse per divertirsi, al volante della Stinger, ci sono tutte. Innanzitutto i motori: alla base della gamma c’è un 2.2 turbodiesel a quattro cilindri da 200 CV e 441 Nm di coppia, che spinge la coreana fino a 225 km/h di velocità massima e, da 0 a 100 km/h, in 8,5 secondi. Sono 255, invece, i cavalli del 2.0 turbo a benzina (per 353 Nm di coppia fra 1.400 e 4.000 giri); il 3.3, sempre turbo benzina ma V6, tocca invece quota 370 CV e 510 Nm di coppia, per 270 km/h di velocità massima e 5,1 secondi per fare lo 0-100 km/h. La trazione? Posteriore per tutti i motori (con tanto di differenziale autobloccante, tanto per mettere in chiaro le cose…), anche integrale per 2.2 turbodiesel e 3.3 a benzina; il cambio è automatico a 8 rapporti.


Un telaio dedicato


Tornando alle parole dei coreani, nello specifico a “rivoluzione”, non si può dar loro torto: pensate che per la Stinger è stata realizzata una piattaforma da zero, sviluppata utilizzando la concorrenza (Audi, BMW, Mercedes) come punto di riferimento. Le sospensioni anteriori sono a schema McPherson, mentre dietro lavora un multilink. Non solo: per la prima volta in casa Kia, è possibile regolare la taratura degli ammortizzatori, insieme ovviamente alla risposta di servosterzo, cambio, controllo di stabilità e pedale del gas. Altro elemento forte, anche visivamente, è l’impianto frenante by Brembo, compreso nel prezzo sulla V6. Quanto ai pneumatici, la diesel poggia su dei 225/50 R17, la 2.0 su dei 225/45R18, 225/40R19 anteriori e 255/35R19 posteriori per la 3.3.


Sicurezza al top


Il guidatore è aiutato in ogni momento della guida da numerosi dispositivi: il rilevatore di stanchezza, per esempio, ma anche l'FCA (Forward Collision Assistance) che integra l'AEB (Autonomous Emergency Braking) con riconoscimento dei pedoni e di altri ostacoli. L'ASCC (Advanced Smart Cruise Control) regola invece in automatico, tramite interventi mirati su freno e gas, la distanza di sicurezza dal veicolo che precede, adeguando la velocità fino allo stop del veicolo. Ancora, ci sono il mantenimento automatico della carreggiata, il sistema che avverte il guidatore sull’eventuale presenza di altri veicoli nell’angolo “cieco” mentre si procede in retromarcia e tanto altro.



Kia Stinger | Salone di Ginevra 2017




La Kia Stinger ha un 3.3 litri V6 turbocompresso da 370 CV, ma oltre ai numeri ha anche un look filante e aggressivo. Ecco che impressione fa dal vivo al Salone di Ginevra.

Fotogallery: Kia Stinger, l'ammiraglia anti tedesche a Detroit