No, non vi parleremo di pressione degli pneumatici; ma di pressione arteriosa, che è la forza esercitata dal sangue contro la parete delle arterie. E che anche in auto, specie in situazioni di stress, può giocare brutti scherzi. Come ricorda il ministero della Salute, a ogni battito del cuore, infatti, il sangue esce dal ventricolo sinistro attraverso la valvola aortica, passa nell'aorta, e si diffonde a tutte le arterie. Quando il cuore si contrae e il sangue passa nelle arterie, si registra la pressione arteriosa più alta (massima); tra un battito e l'altro, il cuore si riempie di sangue e all'interno delle arterie si registra la pressione arteriosa più bassa (minima). Quando i valori superano i 140 (per la massima) o i 90 (per la minima), si parla di ipertensione, che può verificarsi anche alla guida, soprattutto nel traffico quotidiano che fa innervorsire. Ecco allora qualche piccolo accorgimento utile per chi è in macchina, sia per prevenire sia per evitare che il guaio peggiori.


Tre cose da conoscere


#1 Sintomi. Anche al volante, in caso di rialzo importante dei valori pressori (crisi ipertensiva, valori oltre i 180 di massima e 110 di minima) può comparire una cefalea violenta, nausea, vomito. Alterazioni della vista: restringimento del campo visivo, lucine scintillanti. Ma anche vertigini e ronzii alle orecchie o epistassi (emorragia dal naso). Se questo si verifica in auto, sarebbe opportuno quanto prima fermarsi e farsi dare il cambio. Se non vi è possibile, meglio una piccola pausa.


#2 Sale. Seguire un'alimentazione sana, ricca di fibre (frutta e verdure) e pesce, povera di grassi saturi (quelli di origine animale, carni rosse, salumi, insaccati, formaggi) e con il giusto contenuto di calorie. Anche in viaggio: se ci si ferma per mangiare, è bene cercare cibi sani, specie se già sapete che soffrite di ipertensione. La verdura e la frutta sono molto importanti perché oltre ad essere ricchi di fibre, sono molto ricche di potassio. Ridurre gradualmente la quantità di sale aggiunto alle pietanze (dado da cucina, cibi in scatola, carne, tonno, sardine, alici ecc, salse, sottaceti, formaggi, salumi e insaccati) e la quantità di cibo che si mangia. Inoltre, il valore della pressione arteriosa dipende in massima parte dalla adozione degli stili di vita fin dalla giovane età: il fumo è un nemico tremendo. Quindi, in qualsiasi viaggio in auto, non fumare nell'abitacolo, che diventa una "camera a gas". E sgranchitevi le gambe ogni ora con una passeggiata di 5 minuti.


#3 Stress. Anche al volante, è bene imparare a gestire lo stress. Eliminando il più possibile i pensieri negativi che influenzano la pressione arteriosa. In generale, in macchina, è utile tentare di calmarsi. Fuori dall'abitacolo sono preziosi lo yoga, tecniche di meditazione e di rilassamento e il pilates.


Sport e diagnosi


Mai limitarsi a guidare l'auto durante la giornata. Secondo le indicazioni del ministero della Salute, occorre praticare regolarmente attività fisica aerobica (almeno 30 minuti di camminata a passo veloce, bicicletta, nuoto, per almeno 5 volte/settimana): l'aumento dell'attività fisica produce la riduzione della pressione. Senza aspettare che il killer silenzioso dia segno di sé, è importante misurare la pressione arteriosa, a partire dai 20 anni, regolarmente, soprattutto se si hanno i genitori ipertesi. Per chi non ha la pressione elevata regolarmente significa non più di una volta l'anno. Esistono una serie di apparecchi che consentono di misurare la pressione con facilità, a casa vostra. Ovviamente, è il medico (o lo specialista) a suggerire la terapia adatta nei casi di pressione troppo elevata. Ridurre la pressione arteriosa di appena 5 mmHg, consente di abbattere il rischio di ictus del 34%, quello di infarto del 21%