L'aggettivo "strana" è uno fra quelli utilizzati più di frequente per descrivere le automobili giapponesi. Non va inteso però con accezione negativa, quanto piuttosto in termini di sorpresa e stupore: in molti casi le auto provenienti dall'oriente sono diverse ed eccentriche agli occhi di noi europei, abituati a un'estetica di un certo tipo, che rimaniamo talvolta sorpresi e spiazzati da linee che a prima vista ci appaiono del tutto fuori dagli schemi. Il discorso è applicabile alla Toyota C-HR, crossover di lunghezza media (4,36 metri) più fresco e accattivante di tutte le automobili concorrenti, in virtù della linea che riprende le fattezze di una coupé: il tetto è allungato, le maniglie posteriori sono nascoste alla vista e la vetratura laterale appare molto sfuggente. La C-HR ha un aspetto molto lontano per esempio dalla Nissan Qashqai, di 2 cm più lunga, e fa sentire al centro dell'attenzione quando si guida per strada.


Pregi e difetti


Le linee a tratti spigolose e da coupé della carrozzeria impongono però una serie di rinunce, visto che la visibilità in determinate condizioni non è ottimale e il baule non è ampio come su automobili concorrenti: ha una capacità minima di 377 litri, sufficiente per le esigenze di una famiglia, ma il bagagliaio della già citata Qashqai si attesta a 430 litri. Il giudizio sul baule è influenzato anche dal gradino sul fondo e dallo scalino nella bocca di carico, ma ribaltare i sedili è comodo e le cinture non sono mai d'intralcio. La Toyota C-HR si riscatta però in termini di qualità degli interni e di comportamento su strada: la cura per i dettagli appare molto elevata e l'accostamento dei colori è ricercato, mentre l'ottimo telaio (rigido al punto giusto) consente alle sospensioni di assorbire con facilità anche le sollecitazioni più fastidiose. Ne trae vantaggio il piacere di guida, complice anche lo sterzo regolabile.


Quale scegliere


La Toyota C-HR è disponibile per il momento con il benzina 1.2 turbo 116 CV e l'ibrido 1.8, da 122 CV, che assicura un'ottima economia d'utilizzo: nel corso della nostra prova abbiamo percorso in media 17-18 km/l, raggiungendo i 22,57 km/l nel nostro tradizionale percorso da Roma a Forlì. Il crossover giapponese è in vendita a partire da 25.700 euro, che diventano 28.400 euro per la meno cara fra le versioni ibride, ma offre di contro una dotazione molto ricca e pressoché full optional: già l'allestimento di primo livello (Active) include il cambio automatico a variazione continua, le ruote da 17 pollici, il volante multifunzione, le luci diurne a LED, l'accensione automatica di fari e tergicristalli, il sistema multimediale con schermo da 8 pollici e un ricco pacchetto di sicurezza, che prevede la frenata automatica d'emergenza in città, l'avviso di abbandono della corsia di marcia, gli abbaglianti a controllo automatico, il regolatore di velocità adattivo e il riconoscimento dei segnali stradali. I modelli con trazione integrale partono da 27.700 euro.

Fotogallery: Toyota C-HR, la rivoluzione degli interni [VIDEO]