Lo “sguardo” della Mokka, che ora si chiama Mokka X, dice tutto: le luci diurne a led non sono solo un vezzo da designer, ma anche una sorta di richiamo a quanto di nuovo c’è sotto pelle dal punto di vista della tecnologia. Tecnologia al servizio del guidatore, per supportarlo nei frangenti in cui ci sono da prendere decisioni in pochi istanti, ma anche, più banalmente, quando è così di fretta che non ha nemmeno il tempo di inserire la destinazione nel navigatore. Il restyling (pesante) cui è stata sottoposta la Mokka, diventata appunto Mokka X, non è una novità assoluta: è sul mercato da circa sei mesi e ha già convinto circa 100.000 clienti. Segno che Opel ha colpito nel segno. In che modo, lo vediamo in questo #perchécomprarla, effettuato con la 1.6 turbodiesel da 136 CV, 4x4.

Pregi e difetti

Opel non ha badato troppo a spese per rinnovare un modello fondamentale, all’interno della sua gamma, per quello che riguarda i volumi di vendita in Europa. Ecco perché il travaso tecnologico dall’Astra è stato quasi completo: l’upgrade più importante è senza dubbio quello inerente Opel OnStar, ovvero l’assistente personale, 24 ore su 24, che non solo effettua la chiamata d’emergenza in caso di incidente, ma nel pacchetto comprende un servizio di assistenza telefonica per cercare le destinazioni e inserirle nel navigatore, per chiamare il carro attrezzi in caso di foratura (operazione banale, ma che magari di notte e con i figli a bordo può mettere in difficoltà)… Detto questo, la Mokka X è anche e soprattutto un’ottima auto da guidare: l’assetto è un compromesso molto ben riuscito tra assorbimento delle buche e precisione in curva, mentre il motore assicura risposte sempre pronte, a patto di aspettare che la lancetta superi quota 1.500 giri. Quanto ai difetti, sulla Mokka X è da segnalare soprattutto la capacità di carico, che è tra le più basse, all’interno dei SUV di piccole-medie dimensioni: sappiate però che si tratta di una scelta, perché in Opel hanno preferito privilegiare lo spazio per chi siede dietro.

Quale scegliere

Puntate senza dubbio sulla trazione anteriore. Se - e solo se - andate spesso in montagna e la strada che percorrete è davvero ripida e impraticabile con le 2WD e le gomme da neve (eventualità ormai più unica che rara), scegliete la 4WD, tenendo presente però che delle gomme invernali non potete comunque fare a meno. Quanto ai motori, dipende tutto dalle percorrenze annue: fino a circa 25.000 km, meglio la 1.4 a benzina, che a parità di allestimento costa 1.500 euro in meno. Soldi che potreste utilizzare per comprare il cambio automatico (1.600 euro). La versione migliore? Lasciate perdere la base, andate almeno sulla Advance, con cerchi in lega, comandi sul volante, vetri elettrici (anche) dietro, Opel OnStar e tanto altro di serie.

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