Con oltre 45.000 auto consegnate in Italia da inizio anno a ottobre, Dacia si appresta a chiudere un 2016 da record e ad affrontare di slancio il 2017 con un rinnovamento della gamma. Il modello che beneficia maggiormente delle novità introdotte è la Sandero, che da sola vale il 41% delle vendite nel Bel Paese e segue a ruota la gettonatissima SUV Duster (42%). L’utilitaria rumena si aggiorna con una serie di modifiche estetiche e porta al debutto un nuovo motore a benzina da 75 CV. Mandato in pensione il vecchio 1.2 a quattro cilindri, al suo posto arriva un 1.0 a tre cilindri che promette maggiore grinta e costi di gestione ancora più contenuti. Invariato il prezzo: si parte sempre da 7.450 euro.


Com’è


Pur restando un’utilitaria "low cost", di quelle che badano più alla sostanza che all’apparenza, adesso la Dacia Sandero convince maggiormente per un look più "maturo" ed elegante. Il merito è da ricercare nel frontale rivisto, con paraurti ridisegnato che incorpora nuovi fendinebbia, mascherina con baffo cromato e le luci diurne a led. Le modifiche estetiche si estendono anche nella fiancata, dove il montante centrale è nero (anziché essere in tinta con la carrozzeria) e nella coda con fanali dal nuovo disegno e paraurti ridisegnato. Con un abitacolo molto spazioso in relazione alle dimensioni esterne (è lunga 4,06 metri), la Sandero è in grado di accogliere comodamente quattro adulti in un ambiente semplice ma non spartano (le plastiche sono robuste e gli accoppiamenti piuttosto precisi), adesso anche più ricercato. Per migliorare la sensazione di qualità percepita c’è un nuovo volante a quattro razze che integra nel cuscino il comando del clacson. I comandi degli alzacristalli sono stati spostati dal tunnel centrale alle portiere. La consolle ha una finitura tipo "carbon look" e ci sono nuovi portaoggetti: c’è una tasca sul lato del sedile passeggero dove riporre per esempio il cellulare, una retina alla base della plancia e sul tunnel centrale, davanti alle gambe dei passeggeri posteriori, è stato ricavato lo spazio per un portalattine e una presa da 12 Volt (comoda per ricaricare un dispositivo elettronico).


Come va


Sospensioni morbide, sterzo poco diretto: la Dacia Sandero non è certo un’auto dalle velleità sportive. Ma può essere la scelta ideale per chi cerca un’auto senza troppi fronzoli, agile in città e pratica anche quando lontani dai semafori. La posizione di guida rialzata assicura sempre una buona visuale e l’assetto morbido permette di assorbire la maggior parte di sconnessioni come pavé, tombini e buche. Il rovescio della medaglia lo si ha nei percorsi più guidati, dove l’utilitaria rumena non invita certo a premere sull’acceleratore per il rollio marcato in curva (ma la stabilità non viene mai meno grazie all’esp) e allo sterzo dalla taratura turistica. D’altra parte, con soli 75 CV sotto il cofano non sono certo le prestazioni l’asso nella manica di questa Sandero. Secondo Dacia, il nuovo 1.0 SCe a tre cilindri permette di "tagliare" del 10% i consumi rispetto al precedente 1.2 a quattro cilindri: la percorrenza media dichiarata è di oltre 19 km/l. Su strada offre una guida più sciolta grazie alla coppia (97 Nm) disponibile a 3.500 giri anziché 4.250, ma quando si deve riprendere velocità è sempre necessario scalare di marcia chiamando in causa un cambio non particolarmente piacevole da usare: la leva ha una corsa generosa e innesti un po’ contrastati. Migliorabile è anche l’insonorizzazione dell’abitacolo: quando si tirano le marce il sound del tre cilindri è ben avvertibile. Ricordiamo che per chi cerca maggior brio c’è il TCe da 90 CV (anche a Gpl), oppure per chi macina molti chilometri il 1.5 turbodiesel declinato in due livelli di potenza: 75 e 95 CV.


La curiosità


Il restyling della Sandero ha interessato anche la Stepway. Per la versione crossover ci sono barre sul tetto e specchietti retrovisori ridisegnati e nuovi paraurti con scivoli (in plastica) in color cromo satinato per dare un aspetto più avventuroso. Per distinguersi maggiormente dalla "normale" 5 porte, sulla Stepway la finitura "carbon look" della console centrale ha però un disegno differente e, soprattutto, diversa è la mascherina: al posto del baffo cromato è composta da otto rettangoli cromati che riprendono i codici estetici della Duster, aumentando il family feeling con la SUV. Come in passato la Stepway è proposta solo i motori da 90 CV: sono il benzina 0.9 TCe e il 1.5 dCi. Il primo è disponibile anche nella versione a doppia alimentazione benzina/gpl, mentre il secondo può essere abbinato al cambio robotizzato Easy R.


Quanto costa


Nonostante il nuovo motore e le migliorie apportate il prezzo della versione d’ingresso della Dacia Sandero non è cambiato: 7.450 euro per la benzina da 75 CV. A fronte di un importo così contenuto si porta a casa un’auto dalle dotazioni inevitabilmente ridotte al minimo: hill start assistance (una novità), sedile posteriore reclinabile 60/40, attacchi isofix e kit di gonfiaggio dei pneumatici. Per avere accessori oggi indispensabili si è costretti a passare all’allestimento Ambiance (8.350 euro) che comprende chiusura centralizzata, radio mp3 con presa aux e usb, paraurti in tinta, alzacristalli anteriori elettrici e fendinebbia (optional il climatizzatore manuale e la regolazione in altezza di sedile guida, volante e cinture di sicurezza). Le dotazioni più complete si hanno con la Laureate (9.650 euro) che alle dotazioni della Ambiance (optional compresi), aggiunge navigatore satellitare, computer di bordo e specchietti regolabili e riscaldabili elettricamente. E, per chi vuole il top, può essere dotata di sensori di parcheggio posteriori, retrocamera, sedili in pelle, cruise control, alzacristalli elettrici posteriori e cerchi in lega da 15 pollici.


Scheda


Motore provato: 1.0 SCe 75 CV
Quando arriva: da gennaio
Quanto costa: 7.450 euro
Quanto consuma: 5,2 l/100 km (ciclo combinato)
0-100 km/h: n.d.
Emissioni di CO2 g/km: 117
Potenza/Coppia: 75 CV/97 Nm
Garanzia: 2 anni

Fotogallery: Dacia Sandero, con il restyling diventa più chic