La Q è diventata negli ultimi anni la lettera usata più di frequente nell"alfabeto "parlato" da Audi, che subisce in maniera diretta le influenze del linguaggio comune fra gli automobilisti e assorbe le tendenze provenienti dalla strada. È entrata nel gergo complice l"esplosione dei suv, a partire da inizio anni "00, che hanno in parte rivoluzionato i codici delle vetture: l"altezza da terra cresce, le dimensioni si fanno più generose e l"estetica diventa più massiccia. Una volta però Audi utilizzava solamente, sulla Q7, mentre oggi la Q è diventata una sorta di alfabeto nell"alfabeto: i clienti possono scegliere fra le Q7, Q5, Q3 e Q2. Quest"ultima è la novità più recente e quella con maggiori responsabilità, in relazione alle sue misure compatte (è lunga 4,19 metri) e alla popolarità di cui godono modelli analoghi, come ad esempio le Mini Countryman e Jeep Renegade, da tempo in cima alle classifiche di vendita. Della Q2 parliamo oggi nella prova del nostro #perchécomprarla.

Pregi e difetti

I SUV compatti hanno guadagnato popolarità grazie all"ottimo bilanciamento fra dimensioni esterne e spazio interno. La Q2 non rappresenta un"eccezione, a partire dal vano bagagli: contiene fra 405 e 1.050 litri, ha un piano d"accesso a filo del paraurti ed è rivestito con molta attenzione. Nell"abitacolo stanno comodi quattro passeggeri, ma l"ingresso a bordo non è sempre ottimale: i passeggeri di statura più elevata devono inclinare la testa, per colpa del tetto spiovente, che non nuove però al confort una volta a bordo. La cura per il dettaglio è molto elevata, come da trazione sulle Audi, ma non mancano comunque alcune sbavature: le plastiche utilizzate per i pannelli porta sono di qualità inferiore rispetto a quelle scelte per il cruscotto, nell"abitacolo manca una presa elettrica e l"interno del cofano motore è privo di trasparente. La lunghezza contenuta e la seduta da terra rialzata (a 57 cm) migliorano la visibilità, caratteristica ideale per un"automobile cittadina.

Quale scegliere

La versione meno costosa è in vendita da 25.400 euro, ma i prezzi risentono della quantità di accessori a bordo: l"esemplare della nostra prova, ad esempio, raggiunge i 55.000 euro. La 2.0 TDI con trazione integrale quattro parte da circa 30.000 euro, che diventano 26.200 euro nel caso della 1.6 TDI (116 CV). A nostro avviso questo è il motore più indicato, specie in abbinamento al cambio manuale e alla trazione anteriore, mentre gli allestimenti ideali si chiamano Sport e Business: nel primo caso rientrano nella dotazione di serie il sistema di ausilio alla frenata d"emergenza e varie migliorie all"estetica, a partire dalle finiture esterne color argento, mentre la seconda prevede il navigatore satellitare, il regolatore di velocità e l"assistenza al parcheggio posteriore. Fra gli optional più interessanti segnaliamo il cambio automatico a doppia frizione (2.200 euro) e le sospensioni adattive (965 euro), utili specialmente guidando in città.

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