Una è un abito casual, adatto a tutti i giorni. La seconda è un vestito lungo, ideale per le grandi occasioni in famiglia: le nuove monovolume Renault Scenic e Grand Scenic sono “gemelle” diverse. Condividono la linea che s’ispira alla crossover Captur, carrozzeria bicolore inclusa, la piattaforma modulare CMF, comune anche alla nuova Mégane, e i cerchi in lega da 20 pollici di serie, abbinati a pneumatici specifici nella misura 195/55. Una scelta dettata dalla volontà di ridurre al minimo, a detta della Casa, la resistenza al rotolamento. Pressoché identiche anche la plancia, radicalmente rinnovata rispetto al passato al pari del quadro strumenti che integra l’head-up display, e la disponibilità del sistema multimediale R-Link 2, gestibile mediante il display verticale a colori da 8,7 pollici. Ciò che cambia è… il corpo.


Scenic è più corta di 22 cm


Lunga o corta? A cinque o sette posti? Scenic e Grand Scenic differiscono essenzialmente per lunghezza, interasse, sedute, capacità di carico e peso. La prima è lunga 4,41 metri, vanta un passo di 273,4 cm e ospita cinque persone. Il vano bagagli ha una capienza di 572 litri a pieno carico e la massa, in abbinamento al motore 1.5 dCi da 110 CV con cambio manuale, si attesta a 1.430 kg. La seconda può invece contare su di uno sviluppo longitudinale di 4,63 metri (+22 cm), un interasse di 280,4 cm (+7 cm) ed è equipaggiabile con 7 sedili. Il bagagliaio trae beneficio dalle superiori dimensioni, tanto da raggiungere i 765 litri con 5 persone a bordo, mentre l’ago della bilancia tocca i 1.532 kg (+102 kg) con il medesimo 1.5 dCi da 110 CV.


Con Grand Scenic entra un surf in abitacolo


Quale scegliere? Se siete dei surfisti o avete una famiglia molto numerosa, nessuna esitazione: Grand Scenic. La versione a passo lungo condivide con la “sorella corta” il divanetto scorrevole in longitudine e la funzione One Touch Folding di derivazione Espace, che permette di ripiegare automaticamente ed elettricamente i sedili posteriori ottenendo un vano di carico perfettamente piatto, ma a questa soluzione vede aggiungersi la disponibilità, come accennato, di due sedute supplementari e la possibilità di abbattere integralmente lo schienale del passeggero anteriore, così da caricare oggetti lunghi sino a 2,85 metri. Il massimo della modularità. Se, diversamente, non avete esigenze di spazio extra large e siete alla ricerca di una monovolume dinamica e poco ingombrante, allora il gettone di preferenza va dato a Scenic, più leggera e oltretutto forte di un raggio di sterzata inferiore (11,18 contro 11,39 metri).


Il 1.5 dCi da 95 CV solo per Scenic


La gamma motori dedicata alle monovolume francesi è pressoché identica e al lancio si basa sulle tradizionali proposte Renault a iniezione diretta di benzina, 1.2 turbo da 115 o 130 CV, e a gasolio, 1.5 td da 110 CV oppure 1.6 td mono turbo (130 CV) e biturbo (160 CV). È invece un’esclusiva di Scénic la variante da 95 CV del 1.5 dCi. Alle note trasmissioni manuale a 6 rapporti e a doppia frizione EDC (a 6 o 7 marce) si accompagna una novità comune: la disponibilità di 5 programmi di marcia che armonizzano l’erogazione del motore, la rapidità del cambio EDC (se presente) e la servoassistenza dello sterzo.


Minime differenze estetiche


E la sicurezza? Debutta la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni, attiva a velocità comprese tra 7 e 60 km/h. Una prima assoluta nel segmento delle monovolume compatte. Una tecnologia che rafforza ulteriormente la già completa dotazione di protezione corredabile dell’avviso di superamento involontario della corsia, dell’assistenza al mantenimento della carreggiata, del rilevatore della stanchezza del conducente, del cruise control adattivo, del riconoscimento della segnaletica stradale e dell’avviso d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco. Infine, una differenza “radicale” tra Scenic e Grand Scenic: i gruppi ottici posteriori della prima sono disegnati in orizzontale, mentre quelli della seconda si sviluppano in senso verticale. Se siete degli esteti, avete trovato un buon motivo per non dormire questa notte…

Fotogallery: Renault Scenic e Grand Scenic, ora anche ibride