Lo si può detestare perché rovina l’estetica; oppure perché è profondamente anti-igienico; o per entrambi i motivi: comunque sia, lo sporco sui sedili in tessuto dell’auto (di questo si sta parlando) è un nemico battibile. A prescindere dal tipo di macchia, che può essere il cibo (il cioccolato in particolare è terribile), bibite, cenere, un “ricordino” di qualche nostro simpatico amico a quattro zampe (cani, gatti o altri) oppure gelato (colpa del bimbo), rossetto o strisciate di diversa natura (magari una valigia o un sacchetto che ha lasciato il segno). Basta armarsi di pazienza per sconfiggere l’avversario, con calma.


Pulizia in tre passi


1# Aspirare. Per prima cosa, andate in un autolavaggio, inserire il gettone nell’aspirapolvere e fate risucchiare al dispositivo la polvere e lo sporco. Dovete andare a fondo, perché spesso si forma una sorta di deposito di sporcizia di base, che fa da calamita per altra polvere; in parallelo all’aspirapolvere, è quindi utile utilizzare una normale spazzola. Come dire che i “mini-ospiti” sgraditi vengono sollevati e risucchiati. Prezioso un metodo semplice per capire se il lavoro preliminare possa dirsi terminato: picchiate forte con un battipanni o le mani sul sedile. Si alza pulviscolo? Insistete a pulire. Se invece non c’è traccia di sporco, siete pronti alla fase due.


2# Detergente. Nei supermarket, vendono detergenti specifici per sedili in tessuto. Per capire come utilizzarli, basta leggere le istruzioni, che magari possono essere diverse a seconda del prodotto. Comunque, di solito si tratta di una speciale schiuma attiva che non bagna il tessuto.


3# Panno. Chiaramente la terza fase consiste nel passare un panno in microfibra, specie lì dove c’è sporco accidentale ostinato. Talvolta, i detergenti sono essi stessi dotati di una spazzola speciale, da passare sui sedili in tessuto.


Attenti ai vetri


Rammentate anche di pulire per bene tutte le vetrature interne: il passaggio dello sporco dai finestrini ai sedili è rapidissimo, soprattutto d’estate quando il climatizzatore muove parecchio l’aria. Il rischio è che la polvere passi dal parabrezza ai sedili in tessuto, che s’impregnano rapidamente. Un’ultima dritta: lo smog delle metropoli è tremendo, pieno di pulviscolo. Quindi, più tempo passate nel traffico, più breve l’intervallo fra una pulizia e l’altra dell’abitacolo. Per capire se e quando è il caso di agire con l’aspirapolvere, può essere utile la solita “manata” sul sedile, così da verificare quanto sporco si alza.