Siamo d'accordo: certe cose o si fanno bene o non si fanno. E se penso che tra qualche mese sarà possibile acquistare la rinnovata RS 3 da 400 CV, l'Audi S3 restyling con i suoi 310 CV mi possono sembrare un sacrificio. E se dovessi incontrare per strada una Mercedes-AMG A 45 o una Focus RS? Dovrei mettere le mani avanti e dare appuntamento almeno dopo l'estate, quando la sorella più muscolosa, anche lei rinnovata insieme a tutta la gamma A3, sarà finalmente su strada.


Per 10 CV e 20 Nm in più…


La ristilizzata Audi S3 non ha poco di nuovo da dire. A cominciare proprio dai numeri. Il 2 litri turbo a doppia iniezione ha guadagnato infatti 10 CV arrivando a 310 CV tra 5.500 e 6.500 giri/min e 20 Nm di coppia raggiungendo i 400 Nm espressi costantemente tra 2.000 e 5.400 giri/min. E tutto questo con un consumo diminuito dell'8%. In più, in alternativa al cambio manuale, c'è un nuovo S tronic doppia frizione a 7 rapporti e la trazione integrale a frizione Haldex ha una nuova taratura che ne armonizza meglio l'azione in accordo con il controllo di stabilità ESC e le sospensioni con ammortizzatori magnetoreologici (a richiesta) per l'assetto che è più basso di 25 mm rispetto alla A3, con cerchi da 18 o da 19 pollici. Rivista anche la mappatura dello sterzo a rapporto variabile.


Essere se stessa, senza la R


L'unica cosa per la quale posso provare a spacciare la mia S3 per una RS 3 sono l'abbondanza delle prese d'aria e dei cerchi e, soprattutto, le calotte in tinta alluminio. Sì, dietro ci sono 4 terminali di scarico, ma è proprio qui che il gioco finisce perché lo sanno tutti gli appassionati, prima di leggere la targhetta, che le RS hanno solo due grossi terminali di scarico e neppure con finitura metallica, ma neri e pure opachi. Poco male perché il lato buono di questa situazione è che, scegliendo le opzioni estetiche meno vistose, posso pure far credere di essere a bordo di una 2.0 TDI che ha meno della metà dei cavalli di questa S3. Un opzione che, più che in chiave competitiva, mi sembra possa essere vagliata per sfruttare uno dei potenziali di un'auto che per andare forte non ha bisogno di digrignare i denti.


Il rosso che fa ben sperare…


E quel senso di "ti posso far andare forte, ma ti faccio stare comodo" lo percepisco chiaramente non appena entro, se non altro per la grande qualità percepibile. Certo il rosso per le cornici intorno alle bellissime bocchette, cuciture varie e le porzioni dei sedili sono un tantino forti, ma la questione è solo cromatica perché non sono come certi gusci da corsa ad effetto ventosa, che ti fanno sentire catturati da una pianta carnivora, ma trattengono bene e lasciano molta libertà a spalle e braccia. La pedaliera in metallo quasi non si nota in un look che è già di suo tutto nero e metallo, la strumentazione "normale" ha il logo S, le lancette bianche e l'indicatore per il turbo mentre con la Virtual Cockpit ci pensano i pixel a creare l'atmosfera, sottolineata dai battitacchi e dall'animazione del sistema MMI non appena si entra in vettura.


Facciamo bene i conti. In famiglia


Questo 4 cilindri ha una voce di aspirazione da contralto e uno scarico da baritono, soprattutto quando si mette il Drive Select in Sport e si scatena il meglio. Ma senza voler arrivare all'ultima pagina, voglio sfogliare questa A3 dall'inizio anche perché il capitolo del relax qui è altrettanto interessante grazie ad un motore dall'erogazione regolare e ad un cambio velocissimo formando un'accoppiata che consente di viaggiare in scioltezza. Anche le sospensioni poi non sono saldate alla scocca e l'insonorizzazione consente di tenere il rotolamento dei pur massicci 235/35 R19. Ecco la GT che sa tenere dentro il doppio petto i suoi 250 km/h autolimitati e i 4,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h che, tra parentesi, sono un tempo migliore di un decimo rispetto alla TTS e 2 decimi di una Porsche 718 Boxster con il pacchetto Sport Chrono. E quando si parla di almeno 15mila euro in meno con tanto spazio in più, questa è una riflessione che devo fare.


Buon viaggio. E vai piano!


Certe volte le patenti non dicono tutto. E con la S3 bisogna pensare innanzitutto alla propria. Quello che posso dire è che quest'auto è velocissima e porta ad un gradino superiore le note fondamentali della A3 normale, ovvero una guida precisa, ma progressiva con un'elettronica che sa quando dire la propria senza mai esagerare facendomi viaggiare in piena sicurezza, con appoggi solidi e anche con una bella velocità nei cambi di direzione. Motricità e freni poi sono l'ultimo dei problemi. La cosa più bella della S3 è però il motore, dotato di grande progressione e di un allungo che si spegne d'ufficio solo a 6.700 giri/min: una vera goduria che, per offrire tutta la sua piacevolezza, non ha bisogno di una condotta aggressiva, anzi è proprio la leggerezza con cui questo 4 cilindri spinge che mi piace di più, mettendomi voglia di cambiare il ritmo al quale gli alberi mi passano accanto e di vedere salire e scendere la lancetta del contagiri. Giocando sia con l'acceleratore sia con le palette del cambio.


Si fa in quattro, pronta a tutto


In attesa di sapere quanto costerà questa S3 – ma dovremmo restare nell'ordine dei 40mila euro, come l'attuale – val la pena ricordare che sarà disponibile in tutte e quattro le varianti di carrozzeria (3 porte, Sportback 5 porte, Cabrio e berlina 4 porte). Come dire che, anche in questo, la S3 è pronta ad essere tutto quello che voglio, quando lo voglio io.



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