Che Steve Jobs sia un personaggio fuori dagli schemi non è certo un mistero, così come non si può non essere d'accordo sul fatto che i prodotti della Apple abbiano cambiato il nostro modo di vivere, almeno dal punto di vista tecnologico. Chi ha letto la sua biografia sa quanto stravaganza e genialità vadano di pari passo, ma Jobs aveva anche un carattere molto particolare e per lunghi tratti assai scorbutico. In questo senso sono molto illuminanti i racconti dei dipendenti con cui ha litigato, ma basta anche leggere la storia del rapporto con la sua prima figlia, che per i primi otto anni della sua vita si è rifiutato di riconoscere. Venendo ad argomenti più vicini a noi, invece, è celebre il fatto che il fondatore della Apple fosse solito guidare una Mercedes SL 55 AMG che aveva una caratteristica unica: era priva di targa.
La Mercedes senza targa
La mancanza della “plate” sul paraurti posteriore (negli Stati Uniti è obbligatoria solo dietro) è sempre stata una caratteristica peculiare della spider con la Stella di Jobs, il quale nella sua biografia spiega che all'inizio lo faceva per paura di essere seguito o rintracciato, mentre poi era diventata un'abitudine, un segno distintivo. Ma come faceva Jobs a circolare senza targa senza essere sanzionato tutte le volte? Sfruttando una possibilità concessa dalla legge californiana, anche se questo gli costava un bel po' di soldi. In California, infatti, è permesso circolare senza targa per 6 mesi dal momento in cui un'auto viene acquistata, un tempo un po' lungo per espletare le formalità burocratiche, ma tant'è. La mossa di Jobs, quindi, fu quella di accordarsi con un concessionario per prendere una SL 55 AMG in leasing, cambiandone una ogni sei mesi.
La Fiat 850 Coupé
Una stravaganza che solo un multimilionario come lui poteva permettersi. Ma anche quando era solo un ragazzo, Jobs già mostrava una certa personalità in fatto di auto. Dopo che a 15 anni il padre gli ebbe regalato una Nash Metropolitan, infatti, Jobs risparmiò i soldi per un anno per comprare qualcosa di diverso, visto che la piccola spider americana non gli piaceva ma non voleva deludere il padre. Una volta in possesso della somma necessaria, il sedicenne Jobs si assicurò una Fiat 850 Coupé con motore elaborato Abarth e carrozzeria di colore rosso. Ovviamente coinvolse anche il padre nella scelta, in quanto sapiente di meccanica, e poi la usò con profitto per un paio d'anni, finché il propulsore della piccola Fiat, che negli anni Sessanta andava di moda tra i giovani californiani, non decise di prendere fuoco, bruciando e distruggendo tutta l'auto.