La ricerca della massima velocità è stata sempre una passione dell'uomo, sin dall'inizio della storia dell'automobile, quando i veicoli a quattro ruote somigliavano più a carrozze che ad altro. Poi l'evoluzione è stata frenetica e i record assoluti di velocità su terra sono diventati appannaggio delle auto a reazione. Il mondo delle vetture di serie, però, è tutta un'altra storia e sebbene oggi sia normale che anche una compatta superi i 250 km/h, fino a pochi anni fa non era così. C'è stato un periodo, in particolare, a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, in cui la ricerca della massima velocità con un'auto di serie è stata frenetica. La Ferrari 288 GTO del 1984 (qui la storia) fu la prima a superare i 300 km/h (303 per la precisione), ma nel 1986 la Porsche 959 sfrecciava a 317 km/h. Solo un anno dopo, però, la F40 riportava il record a Maranello, con 326 km/h, per poi venire battuta di pochissimo dopo due anni da un'altra emiliana, la Lamborghini Diablo.


Bugatti vs Jaguar


Il record della berlinetta di Sant'Agata Bolognese, tuttavia, era destinato a resistere solo un biennio. Il tempo necessario alla Bugatti EB 110 per essere pronta a sfrecciare su strada. La supercar di Campogalliano, al netto di tutte le vicissitudini che hanno investito l'azienda di Romano Artioli, rimane una delle sportive più estreme di tutti i tempi con il suo folle 3.5 V12 sovralimentato con quattro turbocompressori. Erogava almeno 560 CV a 8.000 giri ed era in grado di passare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi, in un'epoca in cui non esistevano controlli elettronici, cambi elettro-attuati o doppia frizione e in cui gli pneumatici non erano certo quelli di oggi. Questo scatto pazzesco era dovuto anche alla trazione integrale – ripartizione 73% posteriore e 27% anteriore – che aiutava a non disperdere la coppia motrice.


Arriva la McLaren


Ma la Bugatti EB 110 è stata anche l'auto di serie più veloce del mondo, dopo aver raggiunto i 342 km/h. Purtroppo, però, il suo record è durato un solo anno, perché un'altra supercar, la britannica Jaguar XJ220, glielo ha strappato nel 1992 per un solo km/h di differenza. Sempre nel 1992, a dire il vero, il record ritornò alla Bugatti, che con la versione Super Sport – privata delle quattro ruote motrici, potenziata fino a 610 CV e alleggerita di 150 kg – raggiunse i 351 km/h. Ma tutto sarebbe ancora cambiato di lì a poco, perché stava per arrivare sul mercato un'altra belva chiamata McLaren F1, che nel 1993 avrebbe portato il record a 372 km/h e lo avrebbe mantenuto fino all'arrivo di un'altra Bugatti, la Veyron da 408 km/h. Ma questa è un'altra storia.

Fotogallery: Bugatti EB110, genio incompreso