È stata l’ultima Fiat venduta negli Stati Uniti, prima della lunga pausa e del grande ritorno degli anni Duemila. È stata prodotta in 174.000 esemplari, gli americani la chiamavano “Baby Ferrari” ed è stata l’unica auto a motore centrale nell’ultra centenaria storia del marchio torinese. Lei è la Fiat X1/9, la piccola spider a due posti secchi e trazione posteriore che ha fatto sognare almeno due generazioni di giovani (e meno giovani) automobilisti. Prodotta dal 1972 al 1989 – gli ultimi 7 anni con il marchio Bertone nelle officine di Grugliasco – nel 1978 ebbe il suo unico restyling, che portò un nuovo motore e il cambio a 5 marce. Quello che molti non sanno, invece, è che la sua base meccanica era la stessa della contemporanea Fiat 128, che semplicemente veniva girata al contrario.
Come ti giro la 128
Un’operazione semplice eppure molto efficace che oggi non sarebbe assolutamente possibile visto che è necessario rispettare i crash test. Ma quelli della X1/9 erano altri tempi e se Fiat non aveva in casa una piattaforma idonea per una piccola spider lunga 3,83 metri e pesante meno di 900 kg, allora “girarne” una già esistente poteva essere una buona soluzione. La Fiat 128, infatti, era stata la prima auto tutt’avanti del Lingotto e infatti nella X1/9 ritroviamo il motore trasversale montato in posizione posteriore centrale. Il propulsore, quindi, è stato accentrato leggermente, altrimenti sarebbe stato a sbalzo, come nelle Porsche. Il resto dell’auto, poi, venne composto con facilità, usando alcune parti della coeva Lancia Stratos e installando un robusto roll-bar che faceva anche da supporto per il tettino rigido.
La passione per la “Targa”
La X1/9, infatti, era a tutti gli effetti una “Targa”, cioè una spider/coupé con tettino rigido rimovibile, un tipo di auto che era molto in voga in quegli anni, basti pensare alla Volkswagen-Porsche 914 che è stata sul mercato più o meno negli stessi anni, sebbene con minore successo. La piccola sportiva Fiat, invece, ne ebbe molto di più, soprattutto negli Stati Uniti. La prima versione era spinta dallo stesso 1.300 della 128 rally, capace di 75 CV e accoppiato a un cambio a 4 marce, mentre la seconda montava lo stesso 1.5 litri della contemporanea Ritmo 85 e aveva una trasmissione manuale a 5 rapporti. Complice la leggerezza e il profilo molto aerodinamico, la X1/9 raggiungeva i 170 o i 180 km/h a seconda della motorizzazione.