Le Fiat 500, berlina, C, L e X sono un ottimo successo. Una gamma di prodotti ben caratterizzati, con qualità positive, che riscuotono l'apprezzamento del pubblico e non solamente in Italia. Rappresentano benissimo quello spirito emozionale e aspirazionale che è la metà del marchio Fiat. L'altra metà dovrebbe essere, invece, contraddistinta da un carattere più funzionale e razionale, quello della Panda e della Punto, per esempio. Peccato che questa parte della gamma sia molto più obsoleta dell'altra e che, Panda a parte, necessiti dei maggiori interventi. Il primo di questi potrebbe anche derivare dal progetto Aegea, ovvero la berlina a tre volumi compatta destinata ai mercati mediorientali, da cui dovrebbe derivare la prossima segmento C di Fiat, sia berlina che station wagon. Praticamente la nuova Bravo, sempre che questo nome venga mantenuto.

Linea semplice e razionale

Partendo dalle forme della Aegea a tre volumi abbiamo provato a immaginare come sarebbe la nuova Fiat Bravo, cioè quella progettata e sviluppata per il mercato europeo. Ovviamente, visti i gusti degli automobilisti del Vecchio Continente, è impensabile proporre da noi una compatta a tre volumi, tuttavia lo stile potrebbe in qualche modo essere coerente col progetto di partenza e mantenere quindi un accenno di coda. Per il resto, la forma del padiglione e delle luci posteriori riprendono quelli della versione originale, confermando uno stile che, tutto sommato si può definire piacevole. Si tratterebbe, quindi, di una Bravo ancora più razionale e pragmatica rispetto alla precedente, depurata di ogni velleità sportiveggiante e votata alla praticità d'uso.

Sotto c'è la 500L

Lo conferma anche il fatto che la piattaforma su cui è stata sviluppata è quella B-Small della 500L, più semplice rispetto alla C-Wide della Bravo precedente e della Alfa Romeo Giulietta, ma del resto tutte le concorrenti del segmento C sono andate nella stessa direzione, quella della semplificazione. In questo caso, però, le sospensioni posteriori potrebbero non essere a ponte torcente, ma utilizzare lo schema del Doblò, ovvero il Bi-Link a due bracci e mezzo. Quanto ai motori, non c'è nessuna speculazione da fare, nel senso che il 1.4 T-Jet e il 1.6 Multijet, declinati in diverse potenze, rappresenteranno certamente il baricentro e la gran parte della gamma della nuova Fiat.

Fotogallery: Fiat Tipo hatchback, sfugge l'immagine del brevetto del posteriore