Avete idea di quanto ci si possa divertire con una bella trazione anteriore, di quelle "giuste"? Vero, con le sportive posteriori (magari in in pista) si può dare spettacolo, fare più fumo e traversi... ma se andiamo un pochino oltre questa "mania" da sovrasterzo e ci concentriamo sul piacere di guida puto allora troveremo tante altre sportive pronte a strapparci sorrisi, una curva dopo l'altra. Le trazioni anteriori cattive sono così: spesso compatte, pepatissime e con potenze gestibili (anche economicamente) ma non per questo poco emozionali, anzi, da maneggiare con cautela, un po' come accadeva con le segmento B degli anni 80-90. Ed è qui che troviamo la nuova Opel Corsa OPC che, grazie al suo 1.6 turbo da 207 CV, su di una strada bella curvosa vi farà divertire parecchio, esattamente quello che è successo a me durante questa prova!


L'apparenza non inganna


Impossibile confonderla con altro. Tutte le creature del reparto OPC (Opel Performance Center) sono riconoscibili anche a motore spento per la cura vitaminica che ricevono e anche questa Corsa OPC non fa eccezione, sia dentro ma soprattutto fuori. Disponibile solo con carrozzeria a tre porte, questa tedesca la si riconosce da chilometri: griglia anteriore a maglie larghe, cerchi da 18 pollici (optional, di serie sono da 17), prese d'aria, alettone (si può sceliere di due dimensioni), bandelle sottoporta e doppio scarico posteriore. Serve altro? maggarì sì e magari proprio nell'abitacolo dove, oltre ai loghi OPC, al volante sportivo e a qualche dettaglio specifico, a farla da padrone sono i due sedili iper-avvolgenti Recaro, una chiara dichiarazione di intenti...


Cavalli furiosi


207 CV vi sembrano pochi? Vi assicuro che se li accoppiate a una macchina con un passo di 2,5 metri, un peso di circa 1.360 kg e, non ultima, una coppia che arriva a toccare i 280 Nm con overboost cambierete istantaneamnete idea. Il 1.6 turbo benzina è una furia tra i 2.000 e i 6.000 giri, poi perde un pochino di verve: per sentirlo spingere forte però basta... salire di rapporto e il gioco è fatto! E a proposito di rapporti, il cambio manuale a 6 marce funziona bene (non mi piace l'ergonomia del pomello, ma i gusti son gusti), la rapportatura è corretta (del 13% più corta rispetto a una normale Corsa), mentre solamente gli innesti, quando si strapazza la leva, non sono precisissimi, pur rimanendo sportivi. Per il resto, mettersi al volante di questa OPC è puro godimento, ma bisogna sapere che cosa si ha per le mani perchè, come le antenate con la sigla GSi, la tedesca qui presente è in grado di raggiungere ritmi di guida da speciale rally. E quando dico "cosa si ha per le mani", mi riferisco anche agli accessori che sono installati sulla macchina come, per esempio, il differenziale autobloccante che su di una sportiva così è fondamentale. Purtroppo, l'esemplare da me provato montava lo scarico Remus e i cerchi da 18 pollici, ma non l'autobloccante, quindi ho dovuto approcciare questa OPC in maniera più "zen". Il nemico sottosterzo è infatti sempre in agguato quando si guida una tuttoavanti così perfomante quindi, in assenza della meccanica che ti tira dentro la curva (sempre lui, l'autobloccante), bisogna guidare il più pulito possibile e non esagerare col gas a volante ancora sterzato così da non allontanarsi dal punto di corda appena si sfiora il gas, aiutandosi magari facendo girare il posteriore, nonostante sia davvero piantato. Raggiunto questo equilibrio, grazie anche al telaio adattivo, all'assetto koni e ai freni Brembo (davanti, da 330 mm) la OPC diventerà un fulmine nel misto stretto, e il vostro divertimento sarà alle stelle!


Performance Pack obbligatorio!


L'avetre capito, non è una Corsa come le altre e quindi è normale che anche il prezzo sia proporzionato al suo DNA. Per questa OPC servono invatti 21.900 euro ai quali, a mio parere, vanno aggiunti obbligatoriamente i 2.500 euro del Performance Pack che, oltre all'autobloccante, offre di serie l'assetto Koni ancora più rigido, i cerchi da 18 pollici, lo scarico Remus e i freni Brembo potenziati.

Fotogallery: Nuova Opel Corsa OPC, piccola atleta sempre connessa