In Italia monovolume compatte e multispazio non godono di grande popolarità (meno del 6% del marcato nel 2014), surclassate da SUV e crossover che soddisfano il senso estetico di chi cerca spazio, abitabilità e guida rialzata. Nonostante tutto il segmento delle monovolume resiste con una bella offerta di modelli e addirittura un marchio premium come BMW che si lancia per la prima volta nel settore con la sette posti Serie 2 Gran Tourer, versione “ampliata” della Serie 2 Active Tourer; rispetto a questa ha tetto più alto, 21 cm in più di lunghezza e un passo maggiorato che migliora abitabilità e capacità di carico. Per testare su strada i pregi e i difetti della BMW Serie 2 Gran Tourer ho affrontato le tortuose strade dell’appennino, ma anche le provinciali che portano a Polesine Parmense, zona di produzione dello squisito Culatello di Zibello. Per l’occasione ho guidato la 220d xDrive Gran Tourer, versione a trazione integrale con il 2.0 turbodiesel da 190 CV, praticamente la top di gamma per il nostro Paese.

Alta e lunga per offrire più spazio

Rispetto alla Active Tourer che OmniAuto.it ha già provato, la nuova Serie 2 Gran Tourer appare subito più imponente e massiccia, allontanandosi dalla rivalità con la Mercedes Classe B per avvicinarsi allo stile di Opel Zafira, Peugeot 5008, Ford S-Max e Volkswagen Sportsvan, un po’ per il tetto che raggiunge i 1.608 mm di altezza e un po’ per la lunghezza che ora tocca i 4.556 mm. Il frontale non è cambiato e mantiene la grinta tipica del doppio rene BMW e dei fari a LED con luci anulari, mentre le modifiche riguardano soprattutto la parte posteriore dove c’è una seconda portiera più grande, un terzo finestrino maggiorato e il lunotto quasi verticale che chiude un vano bagagli ampliato fino al massimo di 1.905 litri. L’insieme è stilisticamente piacevole, un po’ meno sportivo della Active Tourer, ma comunque degno della tradizione del marchio BMW sia per finiture che per qualità costruttiva e assemblaggio delle varie parti.

Family feeling BMW

Anche l’abitacolo della Serie 2 Gran Tourer fa sentire a casa chi viene da altri modelli BMW, con rivestimenti, dotazioni e materiali che sembrano gridare: “questa non è una monovolume come le altre”. L’alta qualità, la tipica cura nei rivestimenti in pelle dei sedili che fanno da contraltare ai prezzi non proprio popolari sono alcuni degli elementi distintivi di questa Gran Tourer, spaziosa e luminosa dentro quanto capace di essere ricca come una Serie 3 e Serie 5. La cura per i dettagli l’ho notata anche nella possibilità di regolare longitudinalmente fino a 130 mm, gli stessi schienali regolabili in inclinazione fino alla verticale e il sedile passeggero anteriore reclinabile per caricare oggetti lunghi. Allo stesso modo i due piccoli sedili della terza fila opzionale (900 euro e adatti soprattutto a bambini) sono ben rifiniti e una volta richiusi finiscono per formare il fondo piatto del bagagliaio di forma regolare; utile anche la possibilità di abbattere gli schienali dei sedili della seconda fila con un pulsante, grazie al sistema Easy Entry.

Sportiva d'assetto, ma per sette persone

Prima di partire per la prova della BMW Serie 2 Gran Tourer riprovo la piacevole sensazione, non comunissima, di averla sempre guidata, tanto è facile trovare la giusta posizione di guida e tanta confidenza offre ogni comando di bordo che fa dell’ergonomia un punto di orgoglio per gli ingegneri bavaresi. La stessa sensazione familiare torna quando mi muovo e noto la precisione dello sterzo, il rollio ridottissimo che è un pregio non da poco per una vettura di queste dimensioni, tanto che il mio mal d’auto ringrazia e resta tranquillo. Il cambio automatico a 8 marce di cui è dotata la vettura in prova è una certezza, rapido e fluido al punto giusto da non far rimpiangere i migliori doppia frizione. L’unico punto a sfavore di questa MPV premium è forse la durezza dell’assetto, sempre più tendente allo sportivo che al confortevole; la cosa mi garba perché anche sulla Gran Tourer resta intatto il piacere di guida tipico delle BMW, ma credo che andando oltre i 150 km della mia prova avrei cominciato a sentire il bisogno di qualche “mollezza” in più, quella che alcune concorrenti offrono a livello di sospensioni. Per il consumo mi sono fermato a quota 7,0 l/100 km, un risultato non brillantissimo, ma legato al percorso appenninico, alle quattro ruote motrici, al cambio automatico e ai sette posti opzionali che non alleggeriscono il tutto.

Da 28.550 euro la 218i. A luglio arrivano 216i e 214d

Uno sguardo infine ai prezzi della nuova BMW Serie 2 Gran Tourer, che al momento del lancio in concessionaria del 6 giugno partono dai 28.550 euro della 218i che monta il 1.5 benzina da 136 CV e dai 29.450 euro della 216d con il 1.5 tre cilindri turbodiesel da 116 CV. Le altre versioni disponibili da subito sono la 220i con il 4 cilindri 2.0 benzina da 192 CV (da 33.300 euro), la 218d da 150 CV (31.550 euro) e la 220d xDrive automatica da 190 CV provata che parte da 41.050 euro. A partire dal mese di luglio la gamma Gran Tourer si arricchirà di tre nuove versioni fra cui spiccano i tre cilindri “entry level”; stiamo parlando della 216i Gran Tourer da 102 CV a benzina (da 26.900 euro) e della diesel 214d Gran Tourer da 95 CV (da 28.300 euro) cui si aggiunge anche la 220d Gran Tourer da 190 CV con trazione anteriore.

Fotogallery: BMW Serie 2 Gran Tourer, spazio ai 7 posti