Il segmento C non è più quello di una volta, quando bastava avere una bella berlina due volumi, farla a tre e cinque porte e il gioco era fatto. Al massimo si poteva aggiungere una versione station wagon, destinandola alle famiglie e ai macinatori di chilometri di professione. Oggi tutto questo non è sufficiente e quello che succede in casa Ford è il migliore esempio. Ogni due C-Max vendute (prenota qui un test drive), infatti, anche due Focus lasciano gli autosaloni, ma una è berlina e l'altra è station wagon. Considerando i singoli modelli, vuol dire che la monovolume vende il doppio sia di una che dell'altra. Nel caso specifico, poi, la situazione è ancora più rosea, visto che la C-Max domina incontrastata la sua categoria, vendendo quasi il doppio della migliore concorrente. Il merito è in massima parte della variante a 5 posti, visto che quella a 7 con le porte posteriori scorrevoli rappresenta solo il 15 % delle vendite. Leggendo la scheda tecnica della prima se ne capisce il motivo.


Gli italiani la amano


A 4,38 metri di lunghezza corrispondono circa 14 quintali di massa a vuoto (1.391-1519 kg è la forbice tra il 1.0 EcoBoost manuale e il 2.0 TDCi automatico), mentre l'altezza non supera gli 1,61 metri. Praticamente è una Focus un po' più alta, ma questo non costituisce un limite nel parcheggio, bensì un vantaggio nella volumetria interna. Come spazio a bordo, per persone e bagagli, tra le due non c'è paragone e anche la Focus station wagon rischia di uscire sconfitta dal confronto, perché nonostante quasi 17 centimetri di lunghezza in più, la capacità del vano bagagli è praticamente uguale. Insomma la C-Max è un'auto “intelligente” ma anche piacevole da guardare e da guidare, un “tris” di caratteristiche che difficilmente si trovano insieme su una vettura sola. Infatti il suo successo è cristallino, soprattutto in Italia, il mercato che ne ha immatricolate ben 185.000, a fronte degli 1,2 milioni di unità vendute in Europa dal Lancio.


Un progetto tutto europeo


L'avrete capito, la C-Max è uno dei modelli Ford più amati dagli italiani e la nuova versione è chiamata a rinforzare questo sentimento per non permettere a concorrenti più giovani di inserirsi come “terzi incomodi” in questo idillio. Si farà attendere ancora un po', dal momento che il lancio commerciale è previsto a giugno, ma intanto l'ho guidata alla presentazione internazionale. Trattandosi di un prodotto esclusivo di Ford Europa – non rientra quindi nella strategia One Ford, così come tutta la famiglia Max – è stata sviluppata in Germania, dove per questo profondo restyling sono stati seguiti tre capisaldi di progetto: il design, la tecnologia e i motori. Le modifiche al primo saltano subito all'occhio, con la nuova calandra che riprende i tratti delle Ford più recenti, mentre per scoprire la seconda bisogna guardare all'interno.


Ecco telecamera e radar


In realtà due indizi si trovano anche fuori, la telecamera e il radar su cui si basa il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida. C'è tutto quello che serve, iniziando dal pre-collision Assist che frena automaticamente l'auto, diventando Active City Stop fino a 50 km/h, velocità entro cui è in grado di evitare la gran parte degli impatti. Poi, ci sono il cruise control adattivo, che è un prezioso alleato nella marcia autostradale e il Cross Traffic Alert, ovvero il monitoraggio dei veicoli che incrociano la propria direzione di marcia, in particolare in presenza di intersezioni. Per il resto, la novità più grossa dell'interno è il sistema di infotainment SYNC 2 con touchscreen da 8 pollici che ha messo finalmente ordine nella giungla di pulsanti sulla parte alta della plancia.


5 o 7 posti tutti da guidare


Su strada le modifiche alle sospensioni si fanno sentire, sono cambiati le boccole, gli ammortizzatori e la taratura dello sterzo, ma è l'insieme a fare la differenza. Se non fosse per la seduta più alta e per una fisiologica tendenza al rollio, sembrerebbe di guidare una Focus. La versione a 7 posti, invece, è un po' meno agile, ma si tratta di sfumature. I 14 centimetri di lunghezza in più sono tutti dietro le ruote posteriori, così lo spazio interno che generano va tutto a vantaggio del bagagliaio e dei due posti in terza fila, adatta principalmente ai bambini. Quello che cambia radicalmente è l'accesso, a cui provvedono due porte scorrevoli, una soluzione che aumenta l'accessibilità e rende la vita più facile nei parcheggi. Le certezze, invece, sono tutte nei motori, tra cui ho provato il 2.0 TDCi da 150 CV, apprezzandone la risposta piena già dai 1.500 giri/min e la disponibilità a salire fino a 5.000 giri/min senza nessuna incertezza. Forse per il tipo di auto è fin eccessivo e i 120 CV del 1.5 TDCi sono più che sufficienti, ma la C-Max si guida così bene che un po' di cavalli in più le vanno proprio a pennello.


Una C-Max per tutti i gusti


Il listino prezzi della C-Max è molto lineare. Si parte da 20.000 euro per la 1.000 EcoBoost 5 posti e si aggiungono 1.000 euro per ogni step di motore, arrivando ai 30.750 della 2.0 TDCi 170 CV Powershift, che però ha anche il cambio automatico. La versione 7 posti, a parità di motore e allestimento, costa 1.500 euro in più, mentre per passare dall'equipaggiamento Plus al Titanium occorrono 1.750 euro.

Fotogallery: Nuova Ford C-Max, il restyling della "Focus monovolume"