Come lei, nessuna. Nemmeno dopo 11 anni: la BMW Serie 1 è ancora l’unica auto “normale” a trazione posteriore che possiate comprare. Questo significa che non è né un “macchinone” di rappresentanza, né una sportiva. Ed è anche vero che sono pochi quelli che l’hanno scelta per godersi i vantaggi di uno schema così, e cioè uno sterzo mai “sporcato” dalla coppia del motore e la possibilità di far partire il posteriore dando gas. Tutti gli altri possessori di Serie 1 l’hanno comprata per la sua immagine premium, o per le dotazioni di livello superiore, ma a quanto pare lo status symbol che rappresenta non basta più: si possono leggere così le modifiche forti al design dell’ultimo restyling e il messaggio con cui il marchio tedesco sta posizionando la macchina sul mercato. E cambia anche il modo di comunicarla.


Il prezzo innanzitutto


La campagna di lancio, infatti, punta tutto su un nuovo modo di “condividere” la vita attraverso l’automobile, una parola che non a caso fa venire in mente internet e i social network. BMW, insomma, vuole allargare l’interesse per il suo marchio, partendo proprio dalla nuova Serie 1, ovvero il suo modello più piccolo e accessibile, con prezzi che partono da poco più di 23.000 euro. La concorrenza con gli altri due marchi di lusso tedeschi, d’altronde, è fortissima, considerando che nel 2014 gli italiani che hanno comprato un’Audi A3 o una Mercedes Classe A sono più del doppio di quelli che hanno scelto una BMW Serie 1 (rispettivamente 15.500 e 14.300 unità circa contro quasi 6.400, sencodo i dati Unrae).


Dettagli che fanno la differenza


Lo avete visto nelle foto e nel primo video che abbiamo realizzato dal vivo al Salone di Ginevra, il restyling della Serie 1 non è poi così leggero come potrebbe sembrare ad una prima occhiata. I fari anteriori assottigliati e le luci posteriori a forma di “L” (tipicamente BMW) cercano di ridefinire una linea che ha sempre fatto discutere: la seconda generazione (del 2011), ad esempio, è stata paragonata alla Volkswagen Polo. Non trattandosi di un modello completamente nuovo, non è invece cambiato lo spazio a disposizione per bagagli e persone, che è migliore rispetto alla prima serie del 2004, ma ancora inferiore alle concorrenti a trazione anteriore, intrinsecamente più abitabili nella zona posteriore. Dentro, inoltre, la raffinatezza è stata ulteriormente migliorata con climatizzatore automatico anche sugli allestimenti base, il sistema d’infotainment iDrive con display portato a 6,5", la radio Professional e i sensori pioggia.


Un futuro "anteriore"?


Sotto il cofano, poi, è caduto un altro tabù, quello dei motori 3 cilindri, di cui fa ancora “strano” parlare quando si tratta di una BMW. Il prossimo passo potrebbe essere l’abbandono proprio della trazione posteriore (già messo in atto con la BMW Serie 2 Active Tourer) sul modello completamente nuovo che sostituirà queta Serie 1. Nel frattempo, l’esito della battaglia fra le compatte premium iniziata 3 anni fa renderà più chiaro cosa conta davvero per un marchio automobilistico di lusso. Vendere più dei concorrenti o guadagnare di più su ogni singola auto venduta? Per ora BMW è davanti ad Audi e Mercedes, ma l’amministratore delegato Norbert Reithofer, durante la recente presentazione dei risultati finanziari 2014, ha detto che i volumi di vendita non sono tutto e che solo facendo buoni margini è giusto inseguire lo stesso livello di crescita. Staremo a vedere e... diteci, quale di questi tre marchi tedeschi preferite?

Fotogallery: BMW Serie 1, faccia nuova e 3 cilindri