Il mio primo incontro con la Nissan Pulsar è a Barcellona, città catalana dove la nippo-europea viene costruita e dove ho provato in anteprima le sue (sincere) doti stradali. Prima di dirvi come va volevo però raccontarvi la generosa abitabilità della Pulsar, una dote che tende a prevalere sulle altre. Intendiamoci la Nissan Pulsar è bella da guidare e anche da vedere non è male, un mix fra la Leaf e la Qashqai, ma il grande spazio per le gambe dei passeggeri posteriori segna davvero un nuovo riferimento nel settore delle compatte. Neanche la regina Volkswagen Golf si avvicina ai livelli della Pulsar, neppure nella volumetria del bagagliaio che, per quanto limitato da un alto scalino d'accesso, vanta una capienza da 385 a ben 1.395 litri. Il tutto con motore 1.2 DIG-T benzina a partire da 17.900 euro o diesel 1.5 dCi da 19.900 euro.


Stile Qashqai e tanto spazio


Col suo stile da Qashqai ribassata la nuova Pulsar punta sul family feeling di successo, ma secondo me si poteva osare qualcosa in più in fatto di originalità. Le forme della Nissan Pulsar sono moderne e piacevoli, eppure sento la mancanza di quel tocco di grinta che le avrebbe dato un vantaggio sulle concorrenti, Hyundai i30 e Toyota Auris per prime. Il passo di 2,70 metri in questo caso non aiuta la compattezza delle forme e solo con i cerchi da 17" di serie sulla Tekna diventa davvero dinamico. A bordo si entra in un universo parallelo dove gli spazi si dilatano: i due sedili anteriori sono ampi e comodi, la plancia è buona anche se non brilla per uniformità di stile e materiali, ma quello che mi impressiona è la lunghezza dell'abitacolo. Spostando indietro a fine corsa i sedili anteriori resta una spanna per le ginocchia dei passeggeri, una cosa rara anche sulle berline di segmento D. Niente male neppure la larghezza, con i pannelli porta scavati che lasciano spazio di movimento ed evitano spiacevoli "gomito a gomito" sul bracciolo anteriore.


Si guida facile facile


La guida della Nissan Pulsar mi risulta da subito facile e "familiare", quasi fosse un'auto che uso da sempre. Sul liscio asfalto delle strade catalane la nuova compatta Nissan per l’Europa è scorrevole e silenziosa anche a velocità autostradali. Al senso di relax contribuiscono i sedili larghi e morbidi, l’ottima insonorizzazione, il grande volante che non manca di precisione e il cambio manuale con marce lunghissime. In sesta a 120 km/h la 1.2 DIG-T sonnecchia a poco più di 2.300 giri/min e ancor più lento gira il collaudato 1.5 dCi. Il motore a benzina 1.2 115 CV è quello già visto su Qashqai e Clio e conferma anche sulla Pulsar la sua polivalenza di utilizzo. La spinta del turbocompressore è buona e graduale e pur senza ecessi sa dare un accento sportivo alla vettura, accompagnato da un assetto ben bilanciato anche con le sospensioni posteriori a ponte torcente. Sulle strade tortuose è possibile tenere velocità medie elevate e i sorpassi non sono un problema. Alla voce consumi ho registrato poco più di 7 l/100 km con il 1.2 benzina, mentre col 1.5 dCi ho superato di poco i 5 l/100 km; per chi fa molta strada i 2.000 euro in più del diesel hanno ancora un senso. Nessun problema evidente dal reparto freni, né da quello della climatizzazione che mantiene con precisione la temperatura impostata, mentre il navigatore della Tekna in prova mostra qualche indecisione di zoomata proprio nelle svolte e intersezioni più critiche.


Compatta evoluta da 17.900 euro


Come ricorda la stessa Nissan, il listino della nuova Pulsar, che va da 17.900 a 24.350 euro, è calibrato per inserirsi in una fascia di prezzo inferiore a quella della Qashqai e superiore a Note e Juke. L’intento dichiarato è quello di attrarre clienti del segmento B e C, ma anche chi viene da una vettura media potrebbe essere "catturato" dalla spaziosità interna e dalle dimensioni esterne contenute della Pulsar. La versione di riferimento per il mercato italiano dovrebbe essere la Nissan Pulsar dCi 110 Acenta cambio manuale, venduta a partire dal prossimo 3 ottobre a 22.000 euro. Con 2.000 euro in meno si può avere la 1.2 DIG-T a benzina, mentre la versione base Visia costa 2.100 euro in meno e la più ricca Tekna richiede 2.350 euro in più. La dotazione di serie di tutte le Pulsar comprende i quattro alzacristalli elettrici, il climatizzatore (manuale sulla Visia, automatico bizona sulle altre), il display da 5” integrato nella strumentazione, sistema start/stop, cruise control, monitoraggio pressione pneumatici e controllo attivo della traiettoria. Con il Tech Pack da 1.650 euro è possibile equipaggiare la versione Acenta quasi come la Tekna, con NissanConnect da 5,8", Around View Monitor e Safety Shield composto da avviso cambio di corsia involontario, copertura angolo cieco e sistema di allerta oggetti in movimento, utile in retromarcia. A pagamento è anche la vernice metallizzata (600 euro), i cerchi da 17” per la Acenta (650 euro + vetri posteriori oscurati e bracciolo anteriore scorrevole) e il cambio CVT Xtronic (1.500 euro), ma solo sulla DIG-T 115 CV.

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