Le station wagon sono passate di moda? Un po’ sì, da quando i Suv prima e i Crossover poi hanno preso il loro posto nei garage dei padri di famiglia, diventando per molti la scelta più versatile nel comprare la “prima auto”. Ma le novità nella categoria delle familiari non mancano: la Seat Leon ST è uno dei modelli più recenti del segmento C, quello della Volkswagen Golf Variant da cui la spagnola deriva: in questa video-prova del #perchécomprarla abbiamo guidato la 2.0 TDI da 150 CV in allestimento FR, probabilmente la versione più in linea con lo spirito dinamico di questa station wagon compatta. Vediamo allora quali sono gli aspetti più interessanti e quelli da migliorare della Leon per chi ha messo su famiglia.

PREGI E DIFETTI

Seat è un marchio che fa parte del gruppo Volkswagen ormai da anni, ma mai come per quest’ultima generazione della Leon un modello con la “S” sul cofano e uno con il logo “VW” sono stati così simili. Questo si traduce in un’ottima percezione di qualità per la spagnola, che rispetto ad una Golf può dunque far valere un rapporto prezzo/contenuti più favorevole, visto che costa di meno. Anche se, rispetto ad altre concorrenti, la Leon ST potrebbe essere più generosa della dotazione di serie. Anche su un allestimento ricco come quello provato, l’FR, manca un accessorio utile come la telecamera di retromarcia (ci sono sensori di parcheggio, ma sono un optional) e anche il sistema d’infotainment è a pagamento. D’altro canto, si ha una macchina molto gradevole da guidare: comoda, grazie all’ottima insonorizzazione del motore diesel; veloce, per la notevole spinta dei 150 CV e 320 Nm; divertente, per merito della risposta di sterzo, cambio e sospensioni. Che però, nel caso dell’assetto da 18” della Leon FR, ha una taratura non proprio adatta ad assorbire le irregolarità più comuni sulle nostre strade. Spazio e praticità, infine, sono apprezzabili per una station compatta, come la versatilità dei sedili posteriori, che come raccontato nel video si ribaltano con un meccanismo “furbo”.

QUAL È LA MIGLIORE?

Nella gamma della Seat Leon, la motorizzazione turbodiesel 2.0 TDI da 150 CV è da preferire al 1.6 TDI da 105, meno corposo nell’erogazione e accoppiato ad un cambio manuale che ha “solo” 5 marce (a meno di non scegliere l’optional dell’automatico doppia-frizione DSG). L’alternativa può essere la versione a metano 1.4 TGI da 110 CV. Il look sportivo della versione FR è il più appagante, ma è anche vero che l’allestimento Style permette di risparmiare e quindi di scegliere qualche accessorio importante nella lista degli optional. Le concorrenti principali della Leon ST, infine, sono l’Opel Astra Sports Tourer e la Ford Focus Wagon, due modelli che storicamente in Italia hanno avuto successo. Ma poi c’è da considerare la Volkswagen Golf Variant (che in quest’ultima generazione punta a fare meglio dei modelli precedenti) e la Peugeot 308 SW, una rivale introdotta di recente. E per scegliere, valutate quanto è importante per voi divertirvi anche alla guida di una “station”: la Seat Leon ST potrebbe fare al caso vostro.

Per farvi un’idea più approfondita su questa macchina e sulle concorrenti potete navigare sul nostro Trovauto e consultare il nostro Listino.

Fotogallery: Seat Leon ST