Certe cose, si sa, non si chiedono. Per esempio l'età di una signora o i consumi di un SUV di quasi quattro metri e 90 e due tonnellate e mezza di peso. Un vero peccato, perché noi, con il nuovo Grand Cherokee diesel, in un percorso misto dell'entroterra siciliano, abbiamo fatto in media 18,5 chilometri per litro di gasolio (o 5,4 litri ogni 100 chilometri, che dir si voglia). Valori degni di una berlina compatta di pochi anni fa. Il merito è del nuovo cambio automatico a otto marce, realizzato in collaborazione con la tedesca ZF, abbinato al motore Multijet II (sei cilindri, tre litri di cilindrata e 250 cavalli, per sfuggire al superbollo). Un binomio che funziona davvero bene e vale, secondo quanto dichiara Jeep, una risparmio di carburante del 10% rispetto alla Grand Cherokee precedente. Non solo. Se lasciato lavorare in modalità automatica, il cambio si dimostra particolarmente fluido e puntuale nell'innestare il rapporto più opportuno. E' obbediente invece quando si decide di azionarlo a mano, con le palette dietro al volante.

LA QUALITA' PUNTA SEMPRE PIU' IN ALTO

Un altro obiettivo di Jeep, che l'anno scorso era al terzo posto in termini di vendite dietro a Mercedes ML e Porsche Cayenne, era diventare ancora più... premium con la Grand Cherokee MY 2014 . Le rivali? Oltre alle tedesche già citate, ci sono BMW X5, Volkswagen Touareg e Range Rover Sport. Per affrontarle, l'americana guadagna nuovi fari a led e finiture cromate un po' ovunque, un display multifunzione da 7 pollici nel bel mezzo del quadro strumenti e un secondo schermo da 8,4 pollici sensibile al tocco al centro della plancia (poco visibile in pieno sole), che comanda un ricco impianto di infotainment con 19 altoparlanti firmato Harman Kardon. Tutti elementi che, insieme agli interni in pelle e ai rivestimenti in alcantara per soffitto e montanti del parabrezza, trasmettono una sensazione di qualità superiore al passato. Cadute di stile, che a volte si notano in alcuni prodotti americani, qui se ne vedono pochissime: solo un maniglione di regolazione dei sedili posteriori dal design inelegante e fessure un po' troppo ampie tra il piantone dello sterzo e la cuffia che lo copre. Nulla che disturbi l'elevato comfort di bordo, comunque.

FLUIDO SU STRADA DA' IL MEGLIO DI SE' NELL'OFF ROAD

Molto interessante è il comportamento su strada. Lo sterzo è preciso e l'assetto lo asseconda bene, garantendo un rollio limitato, un ottimo assorbimento delle irregolarità stradali e una tenuta impeccabile anche quando si affrontano avvallamenti in curva ad alta velocità. Contenutissimi i rumori a bordo: il motore si sente appena (e ha un timbro più gradevole della media dei diesel), il rotolamento dei pneumatici è ben filtrato. Solo in prossimità dei limiti autostradali si cominciano ad avvertire minimi fruscii aerodinamici. Fuoristrada, in un percorso nei dintorni di Sciacca (Palermo), emerge tutta l'esperienza della Casa che per prima, negli anni 70, propose una trazione integrale a regolazione automatica: al primo accenno di sterrato le sospensioni regolabili aumentano da sole l'altezza da terra e quando incontriamo una discesa ripida il cambio innesta automaticamente le ridotte, per aiutarci a moderare la velocità. Per passaggi più tecnici basta fermarsi, mettere in folle e ruotare il pomello a cinque posizioni "Selec-Terrain" per predisporre l'auto alla marcia sui vari tipi di percorso. Ogni clic ottimizza i parametri di 18 dispositivi diversi (trazione, freni cambio e controlli elettronici vari) per affrontare sabbia, fango, neve, rocce o strade miste. Così riusciamo ad affrontare una profonda sassaia nella quale un altro suv con gomme stradali, come quello che stiamo guidando, avrebbe certo rischiato di bloccarsi. E pendenze del 55%, che per i non addetti ai lavori sono, semplicemente, impressionanti.

ARRIVA IN ESTATE

La Grand Cherokee MY 2014 arriverà a luglio e tutte le versioni avranno di serie una dotazione piuttosto ricca, che comprende il cambio automatico con i comandi al volante, il portellone posteriore robotizzato, il Selec-Terrain e il dispositivo Selec-Speed Control, che in salita e in discesa, fino a 8 chilometri l'ora, consente di regolare di fino la velocità agendo sulle levette del cambio: senza bisogno di azionare freni o acceleratore. I prezzi non sono ancora stati definiti con precisione, ma la versione d'accesso Limited, curiosamente priva del navigatore, dovrebbe costare poco meno di 60 mila euro. Le più ricche Overland e Summit (quella da noi provata), a prezzi compresi tra 65 e 70 mila euro, avranno di serie anche il tetto panoramico, il differenziale posteriore a slittamento limitato a controllo elettronico e le sospensioni pneumatiche Quadra-Lift, che consentono di variare l’altezza da terra su cinque diversi livelli, da 18 a 28 centimetri. Volete proprio esagerare? Lasciatevi tentare dalla versione SRT a benzina, che con il suo possente V8 americano da 468 cavalli, il launch control e la trasmissione modificata per poter affrontare addirittura la guida in circuito è un modo davvero gratificante per distinguersi.

Fotogallery: Jeep Grand Cherokee MY 2014