Avete presente quando, durante un parcheggio, l’auto tocca il marciapiede perché ha il paraurti troppo basso? Già, capita spesso, almeno se non si guida un fuoristrada. O un SUV. Ma se è vero che anche le “normali” utilitarie sono sempre più basse per motivi aerodinamici, esiste d’altro canto una tipologia di vetture alternativa per l’appunto ai SUV, che già in passato abbiamo battezzato come “fuoristradate”. La Dacia Sandero Stepway che abbiamo guidato con il motore 1.5 dCi da 90 CV è una delle più valide esponenti della categoria, perché offre una dose di praticità aggiuntiva nell’utilizzo quotidiano mantenendo le dimensioni compatibili con il traffico delle città. Una ricetta simile alla neonata categoria dei SUV urbani, che nella Stepway trovano una concorrente che può contare su un prezzo molto competitivo, che parte da 11.650 euro.

NON CONTA SOLO L"ALTEZZA

Il modello uscente della Sandero non era molto ricercato nel design, anche per quel che riguarda la realizzazione degli stampi dei pannelli della carrozzeria. La nuova generazione fa un salto in avanti, con la parte frontale dall’aspetto più dinamico e meno anonimo, mentre il posteriore, pur cambiando anch’esso, si affida a gruppi ottici dalle forme squadrate. La “suvvizzazione” apportata alla Stepway comunque giova al look, che si affida ai paraurti dotati di scivoli con finiture in simil alluminio e accoppiati allo scivolo in plastica antiurto che riveste i passaruota, i brancardi e le barre sul tetto. Il corpo vettura inoltre è rialzato di 4 cm rispetto alla berlina, utili per quando si guida sullo sconnesso. Negli interni si apprezza un miglioramento nell’impostazione dell’abitacolo e nella scelta dei materiali, non troppo rifiniti ma accettabili tenendo conto del listino della Stepway. Qualche scomodità rimane, come nel caso degli alzavetri posti in basso sulla console centrale, vicino al tasto del cruise control (che è a pagamento), ma lontani da quelli che azionano i vetri posteriori, “infilati” sotto la leva del freno a mano e dunque un po’ scomodi. La capacità del bagagliaio è di 320 litri, che fanno il paio con una buona abitabilità, anche per chi siede sul divano posteriore abbattibile e frazionabile 1/3-2/3. Sembrerà scontato, ma molti costruttori lo fanno ancora pagare a parte.

SOPRATTUTTO MORBIDA

La posizione di guida è relativamente bassa e il volante si regola solo in altezza. Ma la Dacia Sandero Stepway si fa condurre comunque con naturalezza, merito soprattutto del motore 1.5 turbodiesel Renault, che conferma le sue doti di rotondità di funzionamento e i ridotti costi di esercizio, già emersi nella nostra video-prova della cugina nobile Renault Clio. Nei viaggi si soffre un po’ per la presenza di una quinta marcia corta: in media siamo riusciti a consumare 4,3 l/100 km (23,2 km/l), grazie anche al tasto Eco che ammorbidisce l’erogazione del quattro cilindri common rail. Morbide sono anche le sospensioni, mentre il confort potrebbe essere migliore per quanto riguarda l’isolamento dalla rumorosità meccanica, e dei fruscii aerodinamici.

DA 11.650 EURO, PIU" QUALCHE OPTIONAL

Dopo aver consultato il listino, comunque, si accettano meglio questi compromessi. Agli 11.650 euro vanno aggiunti probabilmente il climatizzatore manuale (690 euro), la vernice metallizzata (390 euro) e, volendo, il navigatore (1.050 euro) con la connessione audio per telefonini ed MP3.

[Foto: Giovanni Pagani]

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