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La vera auto del futuro?


xenia

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senza contare lo smaltimento delle batterie...

:rolleyes: .."infatti", è decisamente meglio non contarlo affatto questo FALSO problema visto che le TUTTE le batterie sono ampiamente riciclabili (alcune al 100% come quelle al Pb, altre magari non pienamente. ma comunque largamente -_-) e che quindi poco o nulla è da smaltire!! ;)

 

..per tua info, gli accumulatori (tutti!) sono perniciosisssimi SOLO quando gettati dagli incoscienti nei riufiuti "normali", piochè sia che finiscano in discarica, che vengano (stupidissimamente) inceneriti, rilasciano nell'ambiente i metalli pesanti (o comunque molto tossici come il litio che pesante non è..) di cui sono fatti per la gran parte... B)

 

ciao cristanim, non sono di sicuro esperto sull'argomento, è solo che da poco ho letto questo articolo http://www.greenstyle.it/batterie-al-litio-pericolose-per-la-salute-e-per-lambiente-41367.html e mi è rimasto in testa...

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ciao cristanim, non sono di sicuro esperto sull'argomento, è solo che da poco ho letto questo articolo http://www.greenstyl...ente-41367.html e mi è rimasto in testa...

:) ciao juls, perdonerai l'insistenza, ma in pratica dice solo che "per far le batterie bisognerebbe stare molto attenti", cosa che ovviamente, guardando solo al massimo profitto come fanno imperterriti i "bravi" manager ovunque, difficilmente verrà mai fatta... :rolleyes: ..e poi scusa, allora tutti gli accumulatori dei (sempre più infestanti) dispositivi wire-less di ogni dimensione e foggia non sarebbero altrettanto pericolosi? ..e globalmente parlando, sono decine di migliaia di tonnellate all'anno :wacko: ..anzi, col fatto che son piccole e che non se ne incentiva la restituzione dell'esausto (cosa che si dovrebbe fare anche per gli oli, IMHO) è infattamente et tristemente molto più probabile che vengano criminalmente gettate nei rifiuti indifferenziati! <_<

 

^_^ ..ribadisco ancora che tutti gli accumulatori sono sempre in gran parte riciclabili ;) a patto ovviamente di fare le cose col senno e non col portafogli... :unsure:

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Citazione dall'articolo linkato:

 

la lavorazione di questi materiali potrebbe accelerare il riscaldamento globale, oltre a causare un depauperamento delle risorse naturali e a immettere nell’ambiente materiali tossici derivanti dalla produzione.

 

(come la lavorazione della quasi TOTALITA' dei materiali presenti in ogni oggetto)

 

Un’ultima osservazione arriva poi sull’impatto che la ricarica elettrica dei veicoli a ridotte emissioni può avere sull’ambiente, soprattutto nel caso in cui la produzione dell’energia destinata all’autotrazione non sia una fonte rinnovabile. L’esempio su cui lo studio americano si focalizza è legato al fatto che in alcune zone degli USA c’è una prevalenza di centrali a carbone dalle quali proviene la corrente elettrica che alimenta la rete di ricarica, con la conseguenza che, una crescente domanda di energia dal mondo dei trasporti, potrebbe portare a un aumento della produzione in questo genere di centrali, con ricadute sugli ecosistemi non certo positive e probabilmente più pesanti rispetto ai vantaggi derivanti dall’uso quotidiano di questo genere di mezzi.

 

(GIUSTO, VIETIAMOLE ;) )

 

Le batterie a litio sono utilizzate principalmente in telefoni, notebook, ecc

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Citazione dall'articolo linkato: la lavorazione di questi materiali potrebbe accelerare il riscaldamento globale, oltre a causare un depauperamento delle risorse naturali e a immettere nell’ambiente materiali tossici derivanti dalla produzione.

 

(come la lavorazione della quasi TOTALITA' dei materiali presenti in ogni oggetto)

^_^ ..infattissimamente! ..e non solamente per ottenere le materie prime, ma soprattutto per lavorarle e farne prodotti finiti, che siano pile, auto convenzionali o smartphones, sempre li siamo... :rolleyes:

 

... in alcune zone degli USA c’è una prevalenza di centrali a carbone dalle quali proviene la corrente elettrica che alimenta la rete di ricarica, con la conseguenza che, una crescente domanda di energia dal mondo dei trasporti, potrebbe portare a un aumento della produzione in questo genere di centrali, con ricadute sugli ecosistemi non certo positive e probabilmente più pesanti rispetto ai vantaggi derivanti dall’uso quotidiano di questo genere di mezzi.

 

(GIUSTO, VIETIAMOLE ;) )

^_^ ..sul vietare l'elettro-generazione da carbone presumo che saremmo tutti d'accordo ;) ma a prescidere dal fattarello marginale che se gli ammmericani vogliono perseverare su questa strada (cieca) sono, a mio avviso, affari più loro che nostri :rolleyes:, resta inconfutabile il fatto che sia molto più facile controllare\abbattere le emissioni di una mega centralona a carbone, piuttosto che di decine di migliaia di veicoli che scorrazzano in ogni dove (ma soprattutto in zone densamente abitate) rilasciando particolato e quant'altro... B)

 

Le batterie a litio sono utilizzate principalmente in telefoni, notebook, ecc

..verissimo numa, ma essendo quelli agli idruri di litio gli accumulatori che (ad oggi) hanno il miglior rapporto peso/capacità, è piuttosto probablile che restino per parecchio tempo a venire la scelta più "papabile" anche per l'automotive... ;)

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  • 2 weeks later...
ma infatti anche io! però ora mi sorgono tutti questi dubbi... nessuno è più esperto?

L'idrogeno non è conveniente. Prima di tutto è un vettore e non una fonte di energia, come l'elettricità. E come l'elettricità è ecologico.

Il problema è che mentre la corrente corre l'idrogeno lo devi trasportare e qui vengono tutti i guai.

Anche ammettendo che si riesca a produrlo ecologicamente, cosa tutt'altro che facile, occorre stoccarlo e trasportarlo ed essendo ALTAMENTE esplosivo oltre che estremamente volatile la cosa non è facile. Il fatto che sia inodore ed incolore aumenta le precauzioni di sicurezza necessarie.

Nei gasodotti non mantiene sufficiente pressione, quindi occorre trovare altri sistemi di trasporto, secondo alcuni studi fatti qualche anno fa il sistema più economico era... su gomma!

Ma non è tutto perduto: è migliore del metano perché inquina meno e rende di più per cui sarebbe utile:

Certo come saprai Rossi sta lavorando al ritorno dei treni a vapore..... Saranno ecogici grazie all ecat.

Tombola! Non so chi sia Rossi nè cosa sia l'ecat, ma fin'ora si è preferita la corrente elettrica perché economica e non più efficiente, nè più efficace (cioé più potente). I treni hanno bisogno di coppia e mentre si muovono potrebbero trasportare le pesanti bombole di carburante di cui hanno bisogno. L'elevatissime temperature generate dalla combustione di H2 sarebbero pienamente sfruttate dalla caldaia e quindi i consumi sarebbero anche modesti.

 

 

Tornando all'auto del futuro no: non credo che sarà elettrica. Il motore elettrico è più vecchio del motore a scoppio e non ha mai avuto successo. Il problema è nell'autonomia: se il mio cellulare lo devo ricaricare per 4h ogni 20 di uso, in proporzione una macchina quanto mi può dare?

SE, e ripeto SE, le batterie si svilupperanno va bene, chissà un giorno...

 

Ma per ora, dopo aver speso (ipotizzando che scendano di prezzo!) 20k € per una macchina voglio, quando ne ho bisogno/voglia poter andare da qui al capoluogo (200km andata + 200km ritorno), o magari farmi un viaggio. Una macchina che ha 400km di autonomia sul circuito omologativo finisce per fermarsi a 120 nella realtà e senza considerare clima, radio, infotainement, luci... 120km e poi (leggetelo lentamente) 8 ore di ricarica. O 30 minuti se hai in garage un trasformatore con una presa di corrente industriale (chi di noi...). E non consideriamo la vita media delle batterie, nè il numero di centrali da costruire se tutta l'Italia avesse un'auto elettrica.

 

Io vedo due futuri: ibrido elettrico e metano.

L'ibrido è il meglio dei due motori: autonomia e potenza, coppia ed efficienza. Un autobus (concept Pininfarina) E-rev riusciva a muoversi con un 1,3mjet.

Il metano non è una fonte solo fossile, esistono altre fonti da sfruttare com le biomasse (leggi cacca). Al momento non sono convenienti ma se il prezzo dovesse salire lo diventerebbero. Tradotto significa che il prezzo del metano più di tanto non può salire!

Se salisse oltre una certa soglia paesi come Libia e Russia perderebbero il monopolio sul mercato, inoltre si troverebbero altre fonti aumentando l'offerta e quindi contenendo il prezzo.

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Tornando all'auto del futuro no: non credo che sarà elettrica. Il motore elettrico è più vecchio del motore a scoppio e non ha mai avuto successo. Il problema è nell'autonomia: se il mio cellulare lo devo ricaricare per 4h ogni 20 di uso, in proporzione una macchina quanto mi può dare?

SE, e ripeto SE, le batterie si svilupperanno va bene, chissà un giorno...

 

Problema inesistente quello della ricarica...

Hai una macchina fotografica digitale? La ricarichi attaccata alla presa, o hai batterie di riserva, che ricarichi cilicamente?

 

Per quello che sono i costi di ricarica puri, varrebbe la pena creare una rete di rifornimento di batterie sostituibili...non sarebbe un gran problema, arrivi al "distributore" con batterie scariche, paghi la potenza usufruita dalle batterie che scarichi (in modo da pagare solo il dovuto, a prescindere dalla qualità dell'accumulatore che magari è vecchio e ti ha fatto fare meno km di uno nuovo) e te ne danno una carica, e ciao...

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Il che implicherebbe perfetta standardizzazione tra le batterie dei diversi modelli.

Posto che non siamo capaci di standardizzarele spine degli elettrodomestici tra Italia, Germania, Francia e UK, un ragionamento simile significa stesse batterie per l'utilitaria ed il SUV, stesse batterie per le auto tedesche, italiane, giapponesi, americane e cinesi, stessa regolamentazione e stessi livelli (molto peggio) di sicurezza per le auto europee e cinesi.

Francamente mi pare difficile.

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Difficile?

A me non sembra proprio, è una di quelle cose che basta decidere...

 

Come si è deciso che a casa si hanno 230V a 50Hz, ad esempio.

 

O che le filettature van fatte a seconda di alcune regole (e cederanno anche gli anglofoni, stanne certo)...

 

Tralaltro gli standard per le batterie già ci sono, da un tot... solo un babbo non sa cos'è una stilo...dove starebbe la difficoltà nell'unificare 2-3-4modelli, magari assemblabili in batterie, proprio non lo capisco...

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Difficile? A me non sembra proprio, è una di quelle cose che basta decidere...

Come si è deciso che a casa si hanno 230V a 50Hz, ad esempio.

O che le filettature van fatte a seconda di alcune regole (e cederanno anche gli anglofoni, stanne certo)... ...

^_^ ..infattissimamente ventu! ;) O anche come ad un certo punto negli anni '80 venne fatto per le VHS Vs. le betamax per le video-cassette o per lo standard blue-ray per l'alta definizione digitale in tempi più recenti B) ..e chi non si adegua, resta semplicemente fuori dal mercato, anche se sei la fiat-onne! :P

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Non in tutto il mondo la corrente è a 230V, nè a 50Hz, nè è ovunque alternata, addirittura. E dal momento che esistono utenze diverse esistono, nello stesso paese, forniture diverse: la maggiorparte delle case (neanche tutte) hanno utenze da 3500W, circa, ma già le automobili elettriche hanno bisogno di una presa pentapolare, alcune quadripolare.

Anche restando negli ambiti domestici, cioé esulando dalle auto elettriche, non tutti i paesi hanno la stessa presa, e nello stesso paese elettrodomestici con richieste di energia diversa hanno prese diverse.

Già le automobiline giocattolo possono usare dalle 2 alle 8 pile stilo, alcune usano le mezza torcia. Tu vuoi usare le stesse pile stilo per alimentare auto che vanno dai 50 ai 1000Cv e dai 60 ai 1000Nm.

E tutto il discorso, ovviamente, ignora gli stendard costruttivi e di sicurezza.

Oltre ai limiti fisici della faccenda, qui non c'è nemmeno un mercato che richiede uno standard unico, come nel caso del VHS. E' più una situazione come il DVD/Blueray: insieme girano questi (e non sono neanche tutti): http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_formati_di_file#File_video

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Non in tutto il mondo la corrente è a 230V, nè a 50Hz, nè è ovunque alternata, addirittura. E dal momento che esistono utenze diverse esistono, nello stesso paese, forniture diverse: la maggiorparte delle case (neanche tutte) hanno utenze da 3500W, circa, ma già le automobili elettriche hanno bisogno di una presa pentapolare, alcune quadripolare.

Anche restando negli ambiti domestici, cioé esulando dalle auto elettriche, non tutti i paesi hanno la stessa presa, e nello stesso paese elettrodomestici con richieste di energia diversa hanno prese diverse.

Già le automobiline giocattolo possono usare dalle 2 alle 8 pile stilo, alcune usano le mezza torcia. Tu vuoi usare le stesse pile stilo per alimentare auto che vanno dai 50 ai 1000Cv e dai 60 ai 1000Nm.

E tutto il discorso, ovviamente, ignora gli stendard costruttivi e di sicurezza.

Oltre ai limiti fisici della faccenda, qui non c'è nemmeno un mercato che richiede uno standard unico, come nel caso del VHS. E' più una situazione come il DVD/Blueray: insieme girano questi (e non sono neanche tutti): http://it.wikipedia....file#File_video

E dove, di grazia, è distribuita corrente continua, a parte piccole realtà rurali centrafricane che usano la corrente generata da idroelettrico fai da te o cose simili solo per illuminare??

Certo, in altri paesi, come negli USA, è distribuita corrente a 110V 60Hz, e infatti hanno una rete che spreca più potenza e impianti più costosi a livello di materiali impiegati (noi con 16A a 230V -quasi 3.7kw- ne abbiamo più che a sufficienza, loro, tipicamente spreconi, viaggiano anche sugli 8Kw a 110...72A, demenziale.)

 

Parli di standard di sicurezza, ti sei mica accorto che le auto di oggi viaggiano a benzina, che viene trasportata nella maggior parte in serbatoi di plastica e distribuita da tubazioni sottoscocca, sempre di plastica?

Tanto per dire, eh...

E mica hai fatto caso che la stessa benzina alimenta il motore del mini scooter o della motosega e quello della Ferrari Enzo di turno?

Non è che le unificazioni siano una cosa difficoltosa.

Si riescono a mettere sottoscocca serbatoi, bombole di gas vari, abbiamo vani motore pieni di tubazioni che trasportano combustibili anche oltre i 2000bar (pressioni da cannone...) e ti preoccupa, e vedi come insormontabile la possibilità di montare una cellula in cui immagazzinare delle batterie standardizzate?

 

Guarda che basta suddividerle per ordini di potenza, su un'auto tipo Smart ne metterai una, su una SW un paio o tre a seconda del motore elettrico installato, su una supersportiva ne metti anche 6-8...

Quello che conta è la capacità delle stesse, e il non superamento delle correnti di uso (cosa fattibile per via elettronica senza alcun problema da decenni).

 

Con una Transistor da 9V ci fai andare un telecomando.

Con 244?

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:D ..gran bel video!! :lol: ..e ottima anche la risposta in se! ;) ..senza contare che se "il problema" fosse il fatto che ciascun paese ha una presa di corrente diversa, allora per "estensione logica" non esisterebbe un mercato globale degli elettrodomestici perchè ciascun paese dovrebbe fare quelli che funzionano sul suo territorio... :wacko:
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Tralaltro m'era sfuggita la chicca delle chicche...

 

...già le automobili elettriche hanno bisogno di una presa pentapolare, alcune quadripolare.

 

Ah, la difficoltà...

Hai le tre fasi, un neutro e la terra... (R,S,T,N,PE).

Che sono esattamente quello che esce dalle cabine di BT, le tre fasi (volgarmente "il treeottanta®" che ormai è 400V praticamente ovunque), il neutro (centro stella del trasformatore o alternatore) e poi la terra, che non viene propriamente dalla cabina dell'ENEL ma da impianto dedicato.

 

Son roba talmente particolare che l'ENEL la fornisce a qualunque utilizzatore... :D

 

Sai com'è, mi vien da ridere, dal momento che di impianti simili oltre che sul lavoro ne vedo spesso anche per le alimentazioni delle feste che facciamo con l'associazione di cui faccio parte, usciamo con una pentapolare da 32/64A a seconda dei posti, a 400V, e ci tiriamo fuori quel che ci serve per palco o palchi, cucine, bar, illuminazione...nulla di trascendentale...

Certo, scomodo da fare in casa...per questo sarebbe utile fare dei centri di ricarica delle sole batterie.

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E dove, di grazia, è distribuita corrente continua, a parte piccole realtà rurali centrafricane che usano la corrente generata da idroelettrico fai da te o cose simili solo per illuminare??

Certo, in altri paesi, come negli USA, è distribuita corrente a 110V 60Hz, e infatti hanno una rete che spreca più potenza e impianti più costosi a livello di materiali impiegati (noi con 16A a 230V -quasi 3.7kw- ne abbiamo più che a sufficienza, loro, tipicamente spreconi, viaggiano anche sugli 8Kw a 110...72A, demenziale.)

Non ovunque. Negli USA ci sono diversi sistemi che coesistono, tra cui, in alcune zone, la corrente continua.

Parli di standard di sicurezza, ti sei mica accorto che le auto di oggi viaggiano a benzina, che viene trasportata nella maggior parte in serbatoi di plastica e distribuita da tubazioni sottoscocca, sempre di plastica?

Tanto per dire, eh...

Certo. Non così per le bombole di gas. E se permetti le batterie esplodono e s'incendiano anche più facilmente della benzina o del gas.

Quello di cui parlo, però, sono gli standard di sicurezza in generale. Standard che sono molto diversi in UE, negli USA, tra i diversi paesi degli USA, in Cina, in Sudamenrica, ecc...

E mica hai fatto caso che la stessa benzina alimenta il motore del mini scooter o della motosega e quello della Ferrari Enzo di turno?

E quindi?

Non è che le unificazioni siano una cosa difficoltosa.

Si riescono a mettere sottoscocca serbatoi, bombole di gas vari, abbiamo vani motore pieni di tubazioni che trasportano combustibili anche oltre i 2000bar (pressioni da cannone...) e ti preoccupa, e vedi come insormontabile la possibilità di montare una cellula in cui immagazzinare delle batterie standardizzate?

Mi spieghi in che modo c'entrino queste cose con gli standard?

Guarda che basta suddividerle per ordini di potenza, su un'auto tipo Smart ne metterai una, su una SW un paio o tre a seconda del motore elettrico installato, su una supersportiva ne metti anche 6-8...

Quello che conta è la capacità delle stesse, e il non superamento delle correnti di uso (cosa fattibile per via elettronica senza alcun problema da decenni).

 

Con una Transistor da 9V ci fai andare un telecomando.

Con 244?

http://www.youtube.com/watch?v=8hwLHdBTQ7s

E già abbiamo aggiunto un particolare: alla standardizzazione la modularità, con relativi problemi di assemblaggio, spazio, raffreddamento, ecc...

Non dico che sia impossibile, dico che sia molto difficile.

E aggiungo che più aumentano i vincoli tecnici, più diventa complesso il design. E più diventano anonime le auto.

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:D ..gran bel video!! :lol: ..e ottima anche la risposta in se! ;) ..senza contare che se "il problema" fosse il fatto che ciascun paese ha una presa di corrente diversa, allora per "estensione logica" non esisterebbe un mercato globale degli elettrodomestici perchè ciascun paese dovrebbe fare quelli che funzionano sul suo territorio... :wacko:

Difatti è così.

Il Giappone ha avuto un grosso sviluppo dell'elettronica proprio per l'incompatibilità degli elettrodomestici importati dagli USA. Stesso discorso per l'informatica e l'automobilismo: una sua piccola fortuna sfruttata molto bene.

Gli elettrodomestici riescono a standardizzarsi bene "per gruppi": in UE, in USA, in oriente, ecc... Qui in UE viaggiano tutti tra i 220 ed i 260V e tra i 50 ed i 65Hz. Hanno tutti trasformatori sostituibili per i piccoli aggiustamenti.

E rimane che dopo 70'anni di UE dobbiamo usare gli adattatori per le prese.

Tralaltro m'era sfuggita la chicca delle chicche...

 

...già le automobili elettriche hanno bisogno di una presa pentapolare, alcune quadripolare.

 

Ah, la difficoltà...

Hai le tre fasi, un neutro e la terra... (R,S,T,N,PE).

Che sono esattamente quello che esce dalle cabine di BT, le tre fasi (volgarmente "il treeottanta®" che ormai è 400V praticamente ovunque), il neutro (centro stella del trasformatore o alternatore) e poi la terra, che non viene propriamente dalla cabina dell'ENEL ma da impianto dedicato.

 

Son roba talmente particolare che l'ENEL la fornisce a qualunque utilizzatore... :D

 

Sai com'è, mi vien da ridere, dal momento che di impianti simili oltre che sul lavoro ne vedo spesso anche per le alimentazioni delle feste che facciamo con l'associazione di cui faccio parte, usciamo con una pentapolare da 32/64A a seconda dei posti, a 400V, e ci tiriamo fuori quel che ci serve per palco o palchi, cucine, bar, illuminazione...nulla di trascendentale...

Certo, scomodo da fare in casa...per questo sarebbe utile fare dei centri di ricarica delle sole batterie.

Io ti ho fatto notare che anche nel mondo delle auto elettriche la standardizzazione è molto lontana. E NESSUNA usa standard domestici ma tutte richiedono sistemi ALMENO da locale commerciale (dove tu fai le feste).

Poi grazie che l'ENEL la fornisce e non è trascendentale. Rimane che: 1. non è utenza domestica, 2. è sintomo di una fame d'energia superiore a quella che l'uomo della strada si aspetta (la ricarica di notte in casa), 3. se hai due auto elettriche in casa devi avere una tripolare, una quadripolare ed una pentapolare.

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